MUNIZIONI CLUSTER: INDICE PUNTATO CONTRO 151 BANCHE INTERNAZIONALI, SOLDI CONTRO DIRITTI UMANI...





Sono 151 gli istituti finanziari nel mondo che hanno investito dal 2011 al 2014 circa 27 miliardi di dollari in compagnie produttrici di Munizioni Cluster. La notizia è stata riferita all’interno del rapporto “Worldwide Investments in Cluster Munitions: a shared responsibility,” lanciato ieri all’Associazione Pax, membro della Cluster Munition Coalition (Cmc). Il rapporto dettaglia la portata degli investimenti nelle compagnie produttrici di Munizioni Cluster da parte non solo di banche, ma anche di fondi pensionistici ed altri istituti finanziari a livello mondiale.

Sebbene la maggior parte degli Stati riconosca l’inammissibilità delle Munizioni Cluster a causa dell’enorme rischio umanitario che rappresentano per le popolazioni civili, la produzione di queste armi continua in un ristretto numero di paesi che ancora non hanno aderito alla Convenzione sulle Munizioni Cluster (Ccm) del 2008.
Il rapporto mostra quali istituti finanziari abbiano investito nella produzione di Munizioni Cluster da giugno 2011 a settembre 2014. La sezione “Hall of Shame” (la sala della vergogna) descrive come la maggior parte degli investimenti provenga da istituzioni finanziarie presenti in paesi che non hanno ancora aderito alla Ccm. Tuttavia anche istituzioni presenti in paesi che sono parte della Convenzione continuano ad essere coinvolti. Questi investimenti entrano in profonda collisione con le proibizioni contenute nella Convenzione con rispetto all’assistenza nella produzione delle armi messe al bando.
Solo 9 Stati Parte alla Convenzione (Belgio, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Samoa e Svizzera) hanno dato l’esempio, emanando leggi nazionali sulla proibizione di investimenti in Munizioni Cluster da parte di istituzioni finanziarie, siano esse pubbliche o private.
“Il nostro paese è internazionalmente riconosciuto come un esempio da seguire, una buona pratica da esportare, grazie all’impegno espresso nella legge di ratifica della Ccm, di proibire gli investimenti che abbiano a che fare con le Munizioni Cluster“ ha detto Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna Italiana contro le mine “ma l’Italia potrebbe fare molto di più, dotandosi di una legge sul «disinvestment» già approvata dalla Commissione Finanze nella precedente Legislatura e che, nell’attuale, è bloccata in Senato, in attesa dei pareri richiesti dalla Commissione Finanze alle Commissioni Esteri, Difesa, Bilancio e Commercio ed Industria. Invieremo il rapporto ai presidenti e ai vicepresidenti delle Commissioni interessate chiedendo che riprendano il cammino di una proposta non avversata neanche dalla banche, ma solo dalle lentezze burocratiche“ ha concluso Schiavello.
Le Munizioni Cluster sono state impeigate di recente nei conflitti in corso in Ucraina e Siria. In quest’ultimo paese il 97% delle vittime è costituito da civili.
(Atlas)

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