Il virus MERS fa paura in Medio Oriente...




E’ la Sindrome Respiratoria Medio-Orientale da coronavirus. 253 casi nella sola penisola arabica e registrati già i primi 10 casi in Europa

di Federica Iezzi
Roma, 24 aprile 2014, Nena News - C’è confusione e paura in Medio Oriente per la nuova ondata di infezioni dovuta ad un virus della  stessa famiglia di quello della temuta SARS (Sindrome Acuta Respiratoria Grave).  Con oltre 8000 casi di contagio nel 2003, di cui il 9% sfociato in decessi, la SARS è oggi controllata magistralmente grazie al lavoro della rete di medici e ricercatori messi a disposizione  dall’OMS. La variante mediorientale della SARS oggi si chiama MERS (Sindrome Respiratoria Medio-Orientale). L’inedito agente patogeno non ha alcuna relazione con nessun altro coronavirus  identificato prima d’ora ed ha un tasso di mortalità che si avvicina al 50%. Le prime propagazioni, dai contorni poco chiari, si allargarono a macchia d’olio, a partire da Guangdong in Cina, tra il novembre del 2002 e il luglio del 2006, mietendo circa 800 vittime.
Il focolaio epidemico nasce a Jeddah, in Arabia Saudita. Inizialmente è stato maggiormente concentrato nelle regioni orientali della penisola arabica, oggi è diffuso su più aree. Attualmente 253 sono i casi di infezione confermati dai laboratori dell’OMS. 93 i decessi. Solo nell’ultima settimana, si sono contate 49 nuove infezioni. E sono stati registrati anche i primi 10 casi in Europa. L’ultimo in Grecia, 6 giorni fa, in un settantenne, di ritorno da Dubai. La Grecia così si unisce a Regno Unito, Francia e Italia, nella lista di Paesi Europei in cui sono stati registrati casi di MERS. Altri casi in Giordania, in Tunisia, in Malesia e nei territori lambiti dalle acque del Golfo Persico, quali Kuwait, Qatar, Oman.
Il virus della MERS dà sintomi simili a quelli di un comunissimo raffreddore, è invece responsabile di cruente polmoniti virali, che necessitano di periodi di quarantena. Dalla Columbia University arrivò la notizia che i pipistrelli potevano essere il vettore del coronavirus. Dai Paesi Bassi invece l’annuncio che il serbatorio del virus della MERS potrebbero essere i dromedari. Non esistono evidenze di trasmissione intracomunitaria.
L’OMS incoraggia il Medioriente a continuare sorveglianza, misure di prevenzione e controllo delle infezioni respiratorie acute. Il governo dell’Arabia Saudita dice di avere la situazione sotto controllo. Il numero di casi registrati non è ancora tale da poter parlare di epidemia. 
(Nena News)

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