Ennesimo massacro negli scontri tra comunità rivali, almeno 49 morti a Ituri...


L'esercito aveva fermato un primo attacco, ma, a distanza di due ore, gruppi armati hanno attaccato due villaggi della comunità Hema.


Almeno quarantanove persone sono state uccise a Ituri, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, in una nuova esplosione della violenza che da tempo segna i rapporti tra alcune comunità.
In un primo momento il governo aveva riferito di 33 morti. Il bilancio è stato poi corretto da padre Alfred Ndrabu Buju, direttore della Caritas di Bunia, capitale della provincia dell'Ituri. ''Abbiamo contato 49 corpi e ci sono ancora altri corpi che stiamo cercando", ha detto il religioso, aggiungendo che lo scontro è stato tra le comunità Hema e Lendu.
Le violenze sono avvenute soprattutto a Maze, un villaggio nel territorio del Djugu, a circa 80 km a nord di Bunia, la capitale della provincia dell'Ituri. I testimoni hanno detto che l'attacco è avvenuto in due fasi. La prima si è svolta nel primo pomeriggio di giovedì, sedata dall'intervento delle fore di sicurezza, Due ore e mezzo dopo, un gran numero di aggressori ha lanciato attacchi simultanei nei villaggi di Maze e Mbunja.
Banza Charité, coordinatrice di associazioni della società civile, non ha nascosto il suo stupore che un simile massacro abbia potuto aver luogo quando l'esercito congolese è stato presente nella zona per alcuni giorni. Gli aggressori sarebbero uomini della comunità di Lendu.
Ciascuna delle due comunità, Hema e Lendu, ha un suo braccio armato e ormai da anni danno luogo a sanguinosi scontri. Secondo Human Rights Watch, i combattimenti hanno provocato la morte di circa 60.000 persone, mentre 600 mila sono fuggite per evitare d'essere coinvolte...

(Globalist)

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