Le gonfie tasche dello Stato Islamico: "fino ad un miliardo di dollari dal traffico di eroina afgana"...



Di Luca Lampugnani

Non solo petrolio, sequestri, razzie e (presunti) traffici di organi umani: lo Stato Islamico avrebbe ingenti entrate economiche anche dal commercio di eroina. Ad affermarlo all'agenzia TASS è Viktor Ivanov, numero uno del FSKN, organo federale russo di controllo della droga (Federal Drug Control Service of Russia, in inglese).


Stando a quest'ultimo, infatti, considerando la suddivisione della "rotta dei Balcani", gran parte dell'oppio e dell'eroina che vengono trafficati internazionalmente dall'Afghanistan passano anche attraverso i territori controllati in Iraq dallo Stato Islamico, garantendo così una lucrosa sponsorizzazione al gruppo. Inoltre, ha aggiunto Ivanov, il problema rischia di aumentare con il passare dei mesi, in quanto l'area dedicata alle piantagioni afgane continua a crescere, e non è da escludere che questo porti a notizie di raccolti record di papaveri da oppio, alimentando così un circolo vizioso che contribuirebbe ad aumentare le disponibilità economiche del sedicente califfato.
"Secondo le nostre stime, il traffico di eroina afgana attraverso i territori iracheni sotto il controllo dello Stato Islamico rende all'organizzazione fino ad 1 miliardo di dollari", spiega ancora il capo del FSKN nel corso dell'interivsta. Se tale cifra dovessero essere confermata, il traffico di droga guadagnerebbe una posizione tra le attività più lucrose dell'ex ISIS, tuttavia seconda ai ricavi che secondo numerosi analisti e osservatori internazioali provengono dal commercio petrolio.

(International Business Times)


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