Asti: I bimbi dell'appello a Salvini per salvare gli amici profughi, vincono un round...


Dopo la loro lettera, la commissione posticipa i tempi di una decisione.

di Carlotta Rocci


La letterina dei bambini che chiedevano a Salvini e ai commissari che giudicano le richieste di asilo, di non mandare via i loro amici profughi, probabilmente, ha colto nel segno. Se i piccoli allievi della scuola elementare Bimbisvegli di Serravalle d'Asti non hanno ancora vinto la partita, hanno di certo portato a casa un punto importante perché la commissione ha deciso di prendersi più tempo per valutare la posizione dei richiedenti asilo.

"Abbiamo saputo che non avete dato il permesso a Paul e Lamin di restare qui al sicuro con noi. Così loro rischiano di andare in prigione o in guerra nei loro paesi. Chiediamo, per favore di farli restare qui insieme a noi perché gli vogliamo moltissimo bene", scrivevano i bambini a inizio dicembre durante una delle tante lezioni organizzate dai loro maestri Giampiero Monaca, Maria Molino e Mariagrazia Audenino che nella piccola frazione di Asti portano avanti il progetto "Bimbisvegli", un'idea di scuola che aggiunge alle materie tradizionali tante ore all'aria aperta e un grosso impegno sulla cittadinanza attiva.

La notizia è arrivata proprio a Natale quando i bambini, per tradizione, scartano i regali e sperano di trovare sotto l'albero quello che hanno elencato nella loro personale lettera a Babbo Natale.

"Abbiamo incontrato Paul (uno dei ragazzi che rischiava di ottenere un diniego dalla commissione che doveva giudicare la sua richiesta di asilo ndr.) -  spiega Monaca -  Ci ha detto che c'erano 'good news' perché la temuta udienza fissata nei prossimi giorni è stata spostata a luglio. I commissari hanno voluto prendersi più tempo per esaminare le pratiche".
Nessuno dice apertamente che sia merito della letterina dei bambini ma, dice il maestro, "Oso pensare che  queste lettere possano aver aggiunto un piccolo parametro di umanità se non di utilità alla vicenda".

"Cari commissari - si leggeva nella lettera - La nostra è una scuola bellissima perché è una scuola di amicizia in mezzo alla natura. Impariamo l'inglese, a conoscere la natura, a esprimere le nostre idee recitando, grazie agli amici profughi del centro di accoglienza Agathon di Serravalle. In estate con loro abbiamo anche ridipinto la scuola". E concludevano: ""Paul, Baba, Lamin, Moussa, Balde, Ismail, Coulibaly, Hagie, Alì Bright sono qui perché scappano dalla povertà e dalla guerra. Loro sono stati un regalo per noi, non vogliamo perderli. Siamo sicuri di poterci fidare di voi".

Forse le loro parole, scritte con il cuore, hanno fatto breccia nel sistema burocratico e un po' rigido delle commissioni. "Questa concessione di una proroga è preziosa per Paul e gli altri perché permette di preparare dossier di presentazione più completi, ed è preziosa per noi che possiamo continuare le attività insieme, sperare e ad avere fiducia che le istituzioni valutino in modo davvero umano queste situazioni così complesse e pericolose", conclude Monaca...

(La Repubblica.it)

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