Iraq, così l'Isis ha stuprato e terrorizzato le donne nei campi profughi...


L'inchiesta condotta da Amnesty attraverso un centinaio di interviste scioccanti: migliaia di famiglie lasciate a difendersi da sole dopo che gli uomini sono stati uccisi durante la fuga da Mosul.


Novantadue interviste. Scioccanti, terribili, dolorose. E' il rapporto di Amnesty in cui si dimostra come le donne sospettate di avere legami con il sedicente Stato Islamico sono state vittime di violenza sessuale all'interno dei campi profughi in Iraq. E non basta: perché secondo l'organizzazione umanitaria  le donne e i bambini legate all'Isis sono stati privati anche degli aiuti umanitari ed è stato impedito loro di tornare alle proprie case. Attraverso 92 interviste il rapporto descrive la situazione di migliaia di famiglie lasciate a difendersi da sole dopo che gli uomini sono stati uccisi, arrestati arbitrariamente o spariti durante la fuga da Mosul. "Le donne sono state costrette ad avere rapporti sessuali in cambio di denaro, aiuti umanitari e protezione da parte di altri uomini", si legge nel rapporto. Quattro donne hanno riferito ad Amnesty di aver assistito a uno stupro o di aver udito le urla di donne che venivano aggredite da uomini armati, membri dell'amministrazione del campo o da altri residenti. "Donne e bambini con legami sospetti con l'Isis sono puniti per crimini che non hanno commesso", ha dichiarato Lynn Maalouf, capo del dipartimento di ricerca per il Medio Oriente di Amnesty...

(Globalist)

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