Folla ai funerali di Yasser, il reporter che raccontava la strage di Gaza...


Il giornalista è morto dopo sette ora in terapia intensiva a seguito delle ferite: lavorava per Ain Media, un'agenzia della Striscia.


Non un terrorista, ma solo uno che raccontava la rivolta di Gaza: è morto il giornalista palestinese rimasto ferito ieri dal fuoco delle forze israeliane durante gli scontri alla barriera di confine tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico. Lo ha riferito il ministero della Salute controllato da Hamas, precisando che la vittima si chiamava Yasser Murtaja e lavorava come fotoreporter per l' 'Ain Media', un'agenzia basata a Gaza.
A Gaza City invece sono stati celebrati i funerali del giornalista palestinese Yasser Murtaja, ucciso da una pallottola mentre riprendeva gli scontri fra dimostranti palestinesi e soldati israeliani. Il fratello Motazem lo ha visto cadere a terra e racconta: "C'erano scontri violenti mentre i manifestanti avanzavano davanti ai pneumatici in fiamme. Yasser è andato avanti per riprendere meglio e mostrare al mondo cosa succedeva. Un proiettile lo ha colpito allo stomaco ed è uscito dalla schiena. Dopo sette ore in terapia intensiva, è morto".

Il bilancio della giornata
Negli incidenti scoppiati ieri per il secondo venerdì consecutivo a Gaza almeno nove palestinesi hanno perso la vita e oltre mille sono rimasti feriti.
Sale così a 31 il numero dei morti nell'enclave palestinese da quando Hamas ha convocato la 'Grande Marcia del ritorno', che culminerà il 15 maggio in coincidenza con il 'Giorno della Naqba', ossia la catastrofe, celebrato ogni anno dai palestinesi all'indomani dell'anniversario della nascita dello Stato ebraico.


La giornata di sangue
Contro i manifestanti che hanno bruciato copertoni di gomma per impedire la visuale ai tiratori scelti israeliani, sono stati sparati, secondo la stessa fonte, gas lacrimogeni e proiettili veri. Il grosso dei manifestanti per la 'Marcia per il ritorno' appoggiata da Hamas è atteso alla fine delle preghiere del venerdì. Intanto fonti mediche nella Striscia hanno annunciato la morte di uno dei dimostranti ferito la settimana scorso nei violenti scontri con l'esercito. E intanto i dirigenti di Hamas si sono uniti ai dimostranti che stanno confluendo da Gaza City per schierarsi in prima linea, presso il confine con Israele.
Ci sono stati diversi tentativi da parte di dimostranti palestinesi di danneggiare i recinti di confine e anche di attraversarli, con la protezione di una densa cortina fumogena, sono stati sventati dai soldati israeliani dislocati lungo il confine con Gaza. Lo afferma il portavoce militare secondo cui sono anche avvenuti tentativi di condurre "attacchi terroristici, mediante il lancio di ordigni esplosivi e di molotov". "I nostri soldati hanno impedito le infiltrazioni", ha concluso...

(Globalist)




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