BEATRICE INGUÌ, LE SOFFERENZE PER L’OBESITÀ DELLA RAGAZZA CHE SI È SUICIDATA RACCONTATE DA UN’AMICA...



Beatrice Inguì si sarebbe tolta la vita per le sofferenze provocate dalla sua obesità. La giovane ragazza è stata uccisa dal treno regionale che l’avrebbe dovuta portare da Torino, dove si receva per prendere il treno accompagnata dalla mamma da Rivoli, la loro città, a Vercelli, dove frequentava il liceo musicale. La quindicenne sognava di diventare una cantante lirica, e secondo i compagni di classe e le amiche nella nuova scuola aveva trovato un equilibrio.

Beatrice Inguì, le sofferenze per l’obesità della ragazza che si è suicidata raccontate da un’amica
L’inchiesta sulla morte di Beatrice Inguì propende per il suicidio, visto che la dinamica della sua scomparsa ripresa dalle telecamere della stazione di Porta Susa lascerebbe pochi dubbi. La giovane sembra dirigersi intenzionalmente verso il treno in arrivo, compiendo tre passi oltre la linea di sicurezza marchiata in giallo e andando incontro al respingente frontale del locomotore che l’ha poi uccisa. Una amica di Beatrice Inguì, Nadia, è convinta che la giovane di Rivoli si sia tolta la vita per le sofferenze e il disagio provocato dall’obesità.

Nadia e Beatrice, riporta Repubblica che intervista la giovane, si sono conosciute in una clinica di Piancavallo che cura le persone in sovrappeso. «Mi hanno detto che c’era stato un incidente, ma ho subito capito che non era così. Credevo di essere riuscita a insegnare a Bea qual è la strada della felicità, ma mi ero illusa. E pensare che bastava poco per aiutarla: non si può morire per l’ignoranza altrui. L’obesità è una malattia ma non è vista come tale», spiega Nadia...

(Giornalettismo)

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