Sisma, come la tivù ha raccontato in diretta la tragedia...




Scosse durante il notiziario. Gaffe sulla costruzione. Maratone e immagini forti. Con i crolli che hanno sfiorato i giornalisti. Il meglio e il peggio delle news h24.



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Potrà pure sembrare paradossale, ma il terremoto che ha devastato il Centro Italia è stato un sisma televisivo, mediatico. Come non era mai accaduto sino a oggi.
Per mille ragioni diverse fra loro siamo stati tutti davanti alla tivù, connessi con la Rete, dentro ai social 24 ore su 24.
Commozione ed emozione sono passate attraverso l’etere e il web, in uno scambio continuo fra chi soffre sul campo e chi soffre a casa.
I notiziari, gli approfondimenti, i telegiornali, le edizioni straordinarie che stanno raccontando da quelle prime ore del 24 agosto 2016 quanto accade tra Lazio, Umbria e Marche, non sono solo una finestra aperta su un mondo scomparso e devastato, ma sono i nostri occhi e il nostro cuore.
NARRAZIONE RIVEDIBILE. In questa sorta di simbiosi mediatica fra sofferenti e commossi il mondo dell’informazione ha mostrato il meglio e anche il peggio.
In un solo colpo si sono viste contemporaneamente le due facce della stessa medaglia.
E l’effetto, a volte, non è stato certo dei migliori. Anzi, a mettere in fila i nei c’è molto su cui riflettere.
A partire dall’inizio di questa narrazione del dramma.
RaiNews24, grazie alla cura del direttore Antonio Di Bella, è stata la prima rete a dare la notizia del terremoto e lo stesso timoniere del canale All News era già in onda alle 5 del mattino.
QUELLA SCOSSA IN DIRETTA. Come non sottolineare poi la prova della conduttrice rimasta stoicamente al suo posto anche quando c’è stata una scossa in diretta.

                                    
  •                                Il momento della scossa in diretta tivù.

Una bella medaglia per il servizio pubblico. Che cade malamente quando non sa resistere alle voglie di video dei signori dello schermo.
In prima serata, su RaiUno, è andato in onda l’inevitabile speciale di Porta a porta, il programma di Bruno Vespa.
“La terra trema ancora”, il titolo della puntata, è stato visto da 3 milioni e 51 mila spettatori, con uno share del 17,80%.
VOLANO PER L'ECONOMIA? Sono mancati solo i plastici e poi c’era tutto l’armamentario tipico, che ha finito solo con il togliere spazio alla diretta e al racconto dei fatti, con gaffe inclusa.
E cioè il giornalista ha affermato che il terremoto può essere visto anche come un volano per l’economia dal momento che la ricostruzione creerà, per forza di cose, nuovi posti di lavoro.
Ovviamente i social hanno reagito attaccando Vespa.

Tra gaffe dovute alla fretta e maratone allestite al volo

Per i commenti, quelli veri, ci sarà tempo.
Chi non ha avuto tempo, forse, è stato il sito del Corriere della sera.
Nella fretta di arrivare primo, è inciampato in un infortunio impietosamente (e con toni fastidiosamente saccenti) sottolineato dalla Rete e dai social: “Il sidnaco di Matriciana: il Paese non c’è più”.
Il paese laziale colpito dalla scossa di terremoto si chiama Amatrice, si trova a Rieti, ma nella concitazione del momento è scappato lo svarione.
FOTO? ANCHE NO... Bene come sempre se l’è cavata la macchina da guerra della diretta e delle maratone Enrico Mentana.
Live da Accumoli l’inviata del Tg La7, Paola Mascioli, ha segnalato in diretta al direttore di aver inviato una foto di una famiglia morta sotto le macerie per un’eventuale messa in onda.
«Direttore, ho mandato la foto della famiglia morta per il crollo del campanile... non so se siete riusciti a vederla, se la volete mandare in onda».
Eloquente e lapidaria la risposta di Mentana: «Anche no».
INTERVISTE IMPOSSIBILI. Un barlume di lucidità e senso della misura all’interno di una giornata trascorsa tra interviste impossibili tipo «Sta aspettando di sapere come stanno i suoi parenti? Ci sono speranze? Come sta? Dove dormirete stanotte? Avete paura? Avete perso tutto? E ora cosa farete?».
Un rosario di domande senza senso ascoltate nelle varie dirette dei tg, delle All news e degli approfondimenti.
Collana della quale avremmo fatto volentieri a meno.

Per la smania della diretta si finisce sotto i crolli

Qualche perplessità ha destato la linea hard adottata da SkyTg24 e la voglia di scoop del Tg4 che ha “scippato” un filmato alla Forestale spacciandolo per una propria ripresa.
Nel Tg5 della sera è andato in onda l’incontro, questa volta reale, con la signora estratta dalle macerie e ricoverata in ospedale.
Il canale All news diretto da Sarah Varetto, invece, nella fretta di recuperare ha abbandonato la sua solita linea british, aggredendo il dramma con toni e immagini più forti del solito.
La  rincorsa allo share, anche in questo caso, alla fine ha prevaldo.
FRENESIA (ANCHE) STRANIERA. E nella frenesia non si salvano nemmeno le emittenti straniere. La giornalista della Cnn Barbie Nadeau, mentre stava commentando il lavoro di alcuni vigili del fuoco in diretta da Saletta, una frazione di Amatrice, ha visto un edificio crollare a pochi passi da lei.
 
                                    
  •                               Il video del crollo improvviso a pochi passi dall'inviata della Cnn.

Spaventata, a quel punto ha gridato: «O Gesù». Il cameraman della Cnn ha ripreso il tutto.
L'episodio è stato una questione di pochi secondi, la giornalista neanche se ne è accorta del collasso improvviso della casa a pochi passi da lei.
Saletta è stata completamente rasa al suolo, gli abitanti rassegnati hanno detto che la loro frazione non esiste più.
Lì è morta un’operatrice romana della protezione civile nazionale: l'abitazione le è crollata addosso.
NON CI SONO DOMANDE GIUSTE. I commenti, ora, rischiano solo di essere parole al vento.
E, in fondo, bene ha fatto una collega a postare su Twitter l’unica cosa sensata da dire: «In questi momenti non ci sono domande giuste da fare. Non vanno fatte»...
(Lettera 43)

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