Dalla Scozia all’inferno dell’Isil in Siria. Una 19enne scozzese alla famiglia: “sarò una martire!”...



I genitori hanno raccontato la sua storia alla Cnn. “Siamo musulmani moderati”, hanno detto il padre e la madre di origine pakistana. “Siamo contro tutto quello che l’Isil sta facendo”



Era una ragazza timorosa, remissiva e pacifica che conduceva una vita riservata in Scozia, ora dorme su un pavimento in Siria e prega per diventare una “martire” con lo Stato islamico. Così i genitori hanno descritto Aqsa Mahmood, la 19enne britannica entrata in Siria per unirsi ai militanti sunniti e pronta a sacrificarsi nel nome dell’islam radicale. Il padre Muzaffar e la madre Khalida hanno raccontato in una intervista esclusiva alla Cnn la sua storia.

“Non le piaceva urlare, non so come sia diventata così coraggiosa. Aveva paura di parlare, di volare, e ha fatto questo grande passo”, ha detto la madre, descrivendo la ragazza come attenta ai familiari, affettuosa e rispettosa. Aggiungendo: “Ha fatto un errore, ma altrimenti è una brava ragazza. A volte provo rabbia”.
Poco dopo essere andata in Siria a novembre, Aqsa ha mandato un messaggio alla famiglia annunciando che si sarebbe sposata con un jihadista: “Qui funziona così. Non permettono che una ragazza stia sola. Ora dobbiamo trovare un mahram  (un uomo tutore di una donna, in mancanza del padre, di un fratello o di un parente maschio, ndr). Dobbiamo sposarci qui. Non preoccupatevi, starò bene. Il mio cuore sta bene”.
In un altro messaggio, racconta il padre Muzaffar, la 19enne ha detto di pregare ogni giorno per diventare una “shahid”, una martire, termine che i militanti utilizzano per indicare chi muore combattendo nel nome del jihad.
Intanto, Aqsa dorme al freddo su un pavimento e si è ammalata di polmonite. I genitori le chiedono di tornare a casa, tentando di convincerla che il gruppo radicale attivo in Siria e Iraq travisa l’islam per compiere violenze.
(TMNews)

Commenti

AIUTIAMO I BAMBINI DELLA SCUOLA DI AL HIKMA

Post più popolari

facebook