Siria: sopravvivere alle bombe e morire per la neve...(video)



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11 dicembre 2o13 – Provincia di Homs
Giorno 1002 dall’inizio delle violenze
La popolazione siriana sta affrontando il terzo inverno consecutivo in condizioni di grave precarietà: nelle città bombardate il prezzo dei combustibili è alle stelle e milioni di famiglie si trovano nella condizione di sfollati, senza più una vera casa, riparati in garage, scantinati, scuole. Altri milioni di persone sono nei campi profughi, sia all’interno dei confini nazionali, che nei paesi limitrofi: Libano, Giordania, Turchia e Iraq.
Da ieri sera sulla Siria e in tutta l’area nevica: pochi centimetri  che rendono ancora più difficili le condizioni di vita dei civili, soprattutto dei bambini e degli anziani, i più esposti alle intemperie del tempo. Si registrano diversi casi di persone decedute proprio a causa del freddo.
Il video in allegato arriva dalla città di Al Rastan, in provincia di Homs, dove si è abbattuta un’ondata di freddo pungente e mostra il corpicino esanime di una bimba di sette mesi uccisa proprio dal freddo. Sono immagini strazianti: la piccola, che viveva in un alloggio di fortuna con la famiglia, è nata nel mezzo di un genocidio, non ha mai conosciuto la pace, il volto umano della vita. Sopravvissuta ai bombardamenti che colpiscono da mesi la zona, è morta soffrendo. I suoi occhi semi chiusi interrogano le nostre coscienze: cosa stiamo facendo per questi bambini?
L’indignazione che proviamo e il senso di impotenza che ci assale di fronte a quest’ennesima tragedia devono spingerci ad agire e reagire: non restiamo a guardare, non lasciamo che le nostre coscienze vadano in ibernazione. Aiutiamo il popolo siriano con iniziative di solidarietà concrete.

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