Ormai, dopo quanti morti scatta la pietà? Nel 2015 ne era bastato uno, Aylan...


Qual è la cifra della pietà? Quanti morti devono esserci in mare per tacere, per evitare dirette Facebook, prese di posizione ostinate comunque? Donne, uomini e bambini in fuga dalla morte hanno trovato la morte in mare, una morte feroce: undici ore in balìa di un gommone che all'improvviso si è sgonfiato e in 117 sono annegati davanti alle coste della Libia, Mar Mediterraneo, davanti alla nostra porta di casa.


di Fabio Luppino
Abbiamo deciso che non ci riguarda più? Il ministro degli Interni ha individuato i colpevoli: i trafficanti di uomini, le Ong. Persone fuggono dai loro Paesi perché c'è sempre qualcuno pronto a raccoglierli in mare, costi quel che costi? Cosa sappiamo davvero, come vigiliamo? Basta dire porti chiusi e volgere lo sguardo dall'altra parte, mostrare le cifre di ingressi di migranti quasi ridotti allo zero? Certo, l'Europa non ha speso una parola sull'ennesima strage.

La stessa Europa non è riuscita a trovare una voce sola per dare accoglienza a 49 migranti pochi giorni fa, 49 non 500. E' giusto dire, non è un problema solo nostro. E' giusto sbattere i pugni sul tavolo su chi fa ipocrite morali su tutto, ma riduce l'umanità a contabilità.


Ma la pietà è un'altra cosa. Le regole antiche del mare dovrebbero essere, comunque, guida anche per gli uomini di governo, di potere. E quando 117 persone muoiono, senza speranza, senza aiuto, in un mondo in cui se si vuol vedere si vede tutto con grande anticipo ogni parola in più rispetto all'umana pietà è solo sale su una cicatrice immane...

(Human Rights)

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