Coppia gay unita civilmente respinta a Bacoli: «Locale ci ha vietato l'ingresso»...



Una coppia omosessuale regolarmente unita civilmente è stata respinta sabato sera all’ingresso di un noto lido dell’area flegrea. L’episodio è stato reso noto dall’attore napoletano Gianfranco Gallo che ha appreso la notizia da un post, di uno dei ragazzi respinti, sul social facebook.  Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli.

Secondo quanto denunciato dai protagonisti di questo episodio, al momento di entrare nel locale sono stati fermati dagli uomini della sicurezza che hanno fatto presente che la serata era solo per coppie costituite da uomo e donna e che non era possibili dunque accedere. Dopo alcuni minuti si presentava, sempre secondo quanto denunciato dai due, il titolare del locale che chiariva che l’ingresso era stato negato in quanto ubriachi e non in quanto omosessuali. Circostanza smentita seccamente dai querelanti che hanno chiesto ai Carabinieri, nel frattempo intervenuti sul posto, di sottoporsi all’alchool test. «Se confermate tutte le circostanze denunciate si tratta di un episodio grave di discriminazione sessuale - commentano il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli - sul quale andremo fino in fondo per chiarire le responsabilità. Un episodio squallido che dimostra quanto ci sia ancora da fare sul piano culturale per affermare i principi di uguaglianza reale tra esseri umani. Riteniamo gravissimo inoltre che si sia tentato di screditare i due ragazzi, già discriminati, tentando di far credere che fossero ubriachi. Un comportamento davvero deplorevole da parte dei gestori del locale».

«Ancora una volta una vera e propria apartheid – afferma Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, l’associazione che tutela i diritti e lotta contro le discriminazioni per le persone lgbt - nonostante le leggi dello Stato e la legge sulle Unioni Civili. Intervenga subito la Regione, dove da mesi in VI commissione è depositata una legge regionale contro l’omotransfobia. Legge sempre più urgente. E assurdo che questi episodi si ripetono con una frequenza sempre maggiore nei luoghi di turismo, un Paese che dovrebbe puntare sul turismo e sul turismo accogliente non può permettersi episodi come questo.  Ci sorprende che l’intervento dei Carabinieri non ha dato una immediata risoluzione alla triste vicenda. Speriamo che venga subito fatta chiarezza e giustizia, i due ragazzi hanno immediatamente esposto denuncia alle autorità competenti. Siamo pronti ad organizzare un flash mob presso la struttura per sostenere i due ragazzi»...

(Il Mattino.it)

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