Il party a Gerusalemme mentre sulla Striscia è una carneficina...


La decisione di Trump di trasferire l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme ha innescato un'altra miccia in un'area travagliata. Centinaia di invitati mentre scorre il sangue.


Tutto è pronto in Israele per il trasferimento dell'ambasciata Usa da Tel Aviv e Gerusalemme, come annunciato lo scorso dicembre dal presidente americano Donald Trump. Gerusalemme diventa così capitale dello Stato ebraico. E' il giorno del 70esimo anniversario della fondazione d'Israele, mentre i palestinesi domani commemorano la Nakba, il ricordo delle oltre 700mila persone costrette a lasciare le proprie case dopo la nascita dello Stato ebraico nel 1948. L'esercito ha praticamente raddoppiato gli uomini sia in Cisgiordania che al confine con la Striscia di Gaza. Trump non sarà presente alla cerimonia ma in sua vece ha inviato la figlia Ivanka con il marito Jared Kushner, insieme al segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, e al vice segretario di Stato, John Sullivan. L'evento inizierà alle 16, ora locale, le 15 italiane, e vedra la partecipazione di centinaia di invitati. Una festa mentre sulla Striscia di Gaza è una carneficina. Tra i rappresentanti dei 32 Paesi che prenderanno parte all'evento, ci sono anche 4 Paesi europei - Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania - nonostante la ferma condanna di Bruxelles per la decisione di Washington. I delegati europei non parteciperanno cosi' come quelli di Russia, Egitto e Messico.Calorosi ringraziamenti a Trump sono stati espressi gi ieri dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha esortato altri Paesi a trasferire le proprie ambasciate a Gerusalemme...

(Globalist)

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