L’intervista..vivere l’ era dello stupro di gruppo
di Antonietta Chiodo
L’opinione pubblica in
questi giorni si è mossa attraverso i media e social network, per evidenziare il
proprio disgusto e lo sgomento provato nell’apprendere dello stupro patito per
lungo tempo da una adolescente del sud Italia. A capo dello squallido piano vi
è stato stando alle indagini effettuate dagli inquirenti delle forze dell’
ordine il fidanzatino della vittima, che subdolamente ha saputo coinvolgere
anche gli amici più stretti, postando lo scenario drammatico attraverso video
ricordo sul canale internet you tube. Lo squallore si è visto accrescere nei
giorni successivi dopo le dichiarazioni rilasciate attraverso una emittente
privata dal sindaco di Pimonte, Michele Palummo definendo l’accaduto una
semplice bambinata, aprendo così il secondo teatrino del caos e della vergogna
in territorio italiano. Cosa sia uno stupro, nessuno di noi potrà mai
immaginarlo, il sentirsi inermi ed abusati in ciò che una donna per naturale
concezione definisce romantico, ma oramai dobbiamo ammettere che tutto ciò
nella società odierna ha perso il senso universale della decenza. La società
moderna oggi è tenuta ad impugnare tutte le responsabilità del caso, fautrice
di questo risultato come ci spiega oggi lo psicologo Mauro Lo Castro laureato
in psicologia generale e sperimentale presso l’ università degli studi di
Firenze, psicologo ad orientamento cognitivo- comportamentale. Da anni si
dedica in prima linea negli sportelli di aiuto per danni psicologici arrecati
da un passato di violenza subita, vanta molta esperienza nel supporto
psicologico ai minori e soprattutto lo studio del danno arrecato dallo stress
del vivere anche sui giovani nelle carceri romane.
Si parla di questi accadimenti quando veniamo a contatto con
un caso eclatante come questo, possiamo definirlo un caso isolato o ci troviamo
di fronte ad un problema diffuso?
Si, possiamo definirlo diffuso l’abuso tra minorenni ma il
problema non è circoscritto a questo, i ragazzi ormai sono obbligati a
strutturarsi in gruppo o da soli a causa dell’ assenza di regole percepite dal
mondo adulto. Arrivano così a strutturarsi da soli non avendo mediazione alcuna
alle proprie emozioni, mentre all’interno del branco la responsabilità di
ognuno viene condivisa. Significa quindi disperdere all’interno del gruppo la
responsabilità di qualsiasi atto. Questo spiega il motivo per cui sono in
aumento gli stupri di questo tipo, alle spalle di questi giovani mancano
principalmente dei valori, manca soprattutto il senso dell’umanità. Bene
chiarire che questo episodio è qualcosa di disumano, partiamo dal presupposto
che se analizziamo la situazione in maniera neutrale all’interno di questo
accaduto sono tutti vittime, sia chi ha stuprato sia chi ha subito lo stupro, perchè
figli di un contesto culturale povero.
Quindi una forte
responsabilità va data alla società moderna che stiamo vivendo?
Assolutamente si, questo nostro modo di vivere sta
insegnando ad approcciarsi al prossimo non come essere umano ma ad un oggetto
che vada poi utilizzato a proprio piacimento, come insegna Bauman famoso
psicologo e sociologo ci troviamo all’interno della filosofia dell’ usa e
getta. Dobbiamo quindi cercare di comprendere che nell’inconscio di questi
ragazzi lo stupro è stato vissuto come un gioco, la vera mostruosità è di fatti
questa.
Spesso c’è poi
l’abitudine di dare notizia pubblicando i video dello stupro su youtube o altri
media, perché?
Questo rappresenta semplicemente la normalità ad oggi, si
tratta di una moda del momento, negli anni sessanta veniva gestito in maniera
differente. Cambiando gli strumenti dei mass media di conseguenza gli strumenti
si adeguano. L’uso di internet da parte dei giovani possiamo definirlo
estremamente confuso, non ci sono regole reali all’interno del web che possano
impedire determinate cose, inoltre il bisogno di rivedersi sessualmente per
raggiungere l’eccitazione deriva dalla società dell’immagine, sembra assurdo ma
l’essere umano oggi trova più eccitante riprendersi e guardarlo che farlo.
Possiamo definire la
sessualità dei minorenni già così spregiudicata?
La sessualità è intrinseca già in età molto piccola come
resiste poi in età molto avanzata, cambia semplicemente il modo in cui viene
concepita. In questo periodo storico i giovani hanno più accesso al mondo
dell’informazione, non dimentichiamo che il mercato della pornografia ha subito
un crollo perché è oramai gratuito trovare tutto ciò che interessa. Questo
comporta che loro mettono in pratica ciò che vedono quindi anche situazioni animalesche
senza percepire la minima mediazione da parte degli adulti.
Credi dunque che si
renderanno conto di ciò che hanno fatto nonostante l’omertà che si è formata in
questa piccola città?
Succede anche a scuola quando ci confrontiamo di fronte ad
atti di bullismo, le famiglie si difendono dall’accusa di non essere stati
buoni genitori, quindi, invece di prendere in considerazione il problema, la
società si alza facendo da scudo. Con questo meccanismo in realtà i ragazzi
vengono lesi maggiormente, sono arrivati infatti a questo gesto perché i
genitori ne negano l’ emotività, evitando qualsiasi dialogo con i propri figli.
Si potrebbe quindi
dedurre a monte l’assenza delle famiglie?
Assolutamente si associando uno stato ed una scuola incapaci
di trasmettere valori. L’identità di un ragazzo si crea quando comincia a
rubare pezzetti dagli adulti per formare se stesso, non potendo attingere a
questo vi sarà una perdita nel controllo dell’impulso.
Come psicologo che
tratta questo tema da parecchi anni, potresti dare un consiglio sul come si
dovrebbe intervenire?
Dobbiamo innanzitutto chiederci perché è accaduto un fatto
del genere analizzando le dinamiche, dei ragazzini l’hanno trattenuta e a turno
l’ hanno stuprata. Cosa significa? Semplice, che il loro livello di empatia è
talmente basso che nel mentre erano incapaci di pensare.
Quindi cosa dobbiamo
fare?
Portarli a percepire lo stesso dolore che ha provato la
vittima, facendogli prendere coscienza. Attraverso un percorso ben specifico.
In questo momento la repressione sarebbe deleteria. Lo sfondo della punizione
deve essere riabilitativo e non repressivo. Le prigioni italiane non hanno
niente di riabilitativo, uscirai più delinquente di prima, si rischia che
compiano un gesto simile a questo. Non dobbiamo prendere esempio dagli Stati
uniti, dobbiamo fondarci sugli esempi che ci propose Beccaria, la prigione
dovrebbe essere una forma di riabilitazione che così purtroppo non è.
Qual è l’errore che
si sta compiendo in questo momento?
La società si sta focalizzando sul branco, mentre noi
dobbiamo ridare centralità alla vittima, dobbiamo portarli a vedere cosa hanno
fatto. Gli italiani amano dividersi in favorevoli e contrarsi, gravissimo
errore, il controllo delle istituzioni sociali è saltata completamente e questo
è un campanello di allarme molto forte.
Il genitore della
vittima come dovrebbe comportarsi in questi casi?
Importante è non vivere la stessa rabbia della vittima con
il rischio così di reprimerla. Una persona che ha subito un trauma del genere
ha bisogno di molto spazio ed ascolto, va immediatamente accompagnata da un
terapeuta, vanno inoltre sospesi i giudizi sulla persona. Una persona vittima
di stupro non viene violata esclusivamente nella sua intimità fisica ma
soprattutto in quella psicologica. La sua volontà in quel momento non contava
nulla, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa che comunque l’avrebbero tenuta
ferma. Il genitore deve quindi essere molto empatico, molto disponibile,
soprattutto accessibile, perché ci troviamo di fronte ad una persona che ha
perso la sua fanciullezza.
Parli di branco, possibile
che il fidanzato l’abbia plagiata mentalmente per poi inserirla in questo gioco
di gruppo?
Si… ma l a domanda che dobbiamo porci è: Dove può
averlo imparato? Questo è stato un piano mostruoso, ma non dobbiamo porci come
giudici, non è importante chi ha iniziato. Tutti sono responsabili, l’omertà
per prima, quindi vanno puniti tutti nello stesso identico modo. La ragazza
dovrà essere risarcita perché ci troviamo di fronte ad un danno di dimensioni
smisurate, si sentono sporche, non dimentichiamo che molte di loro arrivano al
suicidio...
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