Il romanzo di Ludovica, la scrittrice 18enne già «matura» con lode...




La vincitrice del premio Campiello giovani 2016 si è diplomata al liceo classico Beccaria con 100 e lode e un anno di anticipo per merito. I prof: incantati dalla tesina sui sogni. In estate il viaggio premio in Scozia





Ad aspettarla fuori dalla scuola dopo l’esame orale strepitoso, ieri, c’erano tutti: i suoi compagni della quarta, ma anche quelli della quinta A. La doppia festa era per Ludovica Medaglia, già premio Campiello giovani nel 2016: si è diplomata al liceo classico Beccaria con 100 e lode e un anno di anticipo per merito. Capelli arruffati, occhi blu, jeans e «una grazia che non perderà», dice di lei la professoressa di italiano Elena D’Incerti: con il preside Michele Monopoli l’ha presa per mano e accompagnata verso un traguardo non facile.
«Il mio orale è stato l’ultimo della scuola, per consentirmi di studiare il più possibile — ammette Ludovica —. A fine anno mi sentivo ancora indietro, ho fatto molta fatica a mettermi in pari con il programma». Risoluta e tenace, voleva farlo e l’ha fatto. Senza ansia ma con convinzione, a suon di pomeriggi passati a studiare nella biblioteca del quartiere Dergano, vicino a casa sua. È balzata in quinta a fine aprile, solo per lo sprint finale: «Mi hanno accolta come una di loro», ringrazia. Umile, apparentemente incerta, «con la timidezza che va e che viene», si descrive. «Adesso che l’esame è finito — sorride — i miei compagni esultano. A me invece un po’ dispiace, perdo due classi». Guadagna un anno, però.
In estate Ludovica andrà in Scozia, viaggio premio del Campiello giovani vinto con il racconto Wanderer («Viandante»): «Tredici pagine fitte, su cui ho lavorato tanto. La scrittura non mi viene naturale, continuo a cambiare le frasi». Anche al tema della maturità è andata così: «È stata un’esperienza labirintica — scherza —. Dopo quattro ore mi dibattevo tra fogli pieni di paragrafi tortuosi, annotati di getto. Mi girava la testa. Poi, a un tratto, mi si è ordinato il pensiero e in un attimo ho espresso tutto quello che volevo dire». A settembre inizierà Lettere antiche, forse alla Normale di Pisa, ma fino all’ultimo pensava a Matematica, la materia che le piace di più. L’altra passione è la poesia e adesso vorrebbe cimentarsi in tutti i generi: «Dice mia mamma che “Il tempo per leggere e per scrivere si trova sempre”. Sono d’accordo, sono talmente belle le parole... ma anche i numeri, puro ragionamento astratto», precisa lei.
Al di là della scuola, non intende abbandonare il pianoforte che suona tutti i giorni, da sei anni a questa parte. Ragiona sulle due priorità, Ludovica. Sui suoi sogni: e sul «Sogno» ha scritto anche la tesina dell’esame, incantando la commissione che doveva giudicarla. Mentre esce dal cancello del Beccaria, si gira un’ultima volta: «Vorrei ringraziare il preside, la professoressa D’Incerti e quella di greco, Silvana Trussardi, che hanno creduto in me. Ma anche il professore di greco di quarta, Fabio Varieschi. Non era d’accordo che io tentassi la maturità con anticipazione per merito, me lo ha sconsigliato — dice Ludovica —. Eppure quando ho deciso mi ha sostenuto. E oggi (martedì, ndr) era all’uscita dal mio orale, con gli altri, per festeggiarmi. Mi ha sorriso, mi ha detto: sei proprio brava. Adesso devo imparare a essere orgogliosa di me stessa»...

(Corriere della Sera)

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