ASSEMBLEA COSTITUENTE VENEZUELA...Elezioni tra gli scontri, ucciso un candidato: gaffe sul voto di Maduro...




Elezioni Assemblea Costituente in Venezuela: scontri, proteste e altri morti, ucciso un candidato dai gruppi d'opposizione. Gaffe del presidente Maduro al seggio, rischio colpo di stato?



NICCOLÒ MAGNANI

Proseguono gli scontri in Venezuela davanti agli occhi inermi del mondo: le elezioni dell’Assemblea Costituente fortemente volute dal presidente Maduro sono all’origine degli scontri e proteste violentissime di queste settimane, con il numero di vittime salito oggi a 112 dopo le ultime tragiche perdite. Le elezioni di oggi sono state scelte da Maduro che ha voluto così “riformare” il Parlamento e la stessa Costituzione, di fatto creando un nuovo gruppo di politici quasi completamente legati al presidente accusato da tempo di Colpo di Stato. Il dramma viene poi nuovamente proseguito dalla notizia giunta da poco in redazione: un candidato alla Costituente, l’avvocato 38enne Josè Maria Pineda è stato ucciso da un gruppo di persone che avevano fatto irruzione nella sua casa per protestare contro l’assemblea e le elezioni volute da Maduro. Nella notte intanto erano morti in tre nelle file degli anti-governativi, dopo altri scontri avuti nella zona di periferia occidentale di Caracas. Il Venezuela è spaccato a metà, con una guerriglia urbana che da 4 mesi dura senza sosta praticamente e che porterà con ogni probabilità a proseguire gli scontri dopo l’elezione dell’Assemblea Costituente fortemente osteggiata dagli anti-Maduro che rivendicano la libertà contro un colpo di stato “alla luce del sole”.

SCONTRI ALLE ELEZIONI DELLA COSTITUENTE: PROTESTE ANTI-MADURO

LA GAFFE DI MADURO AL SEGGIO

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha votato questa mattina nel suo seggio della Capitale, compiendo però - mentre fuori andavano in scena nuovi scontri e spargimenti di sangue - una gaffe che ha già fatto il giro del mondo. «Sono il primo elettore del Paese. Chiedo a Dio che ci protegga in modo che il popolo possa esercitare liberamente il suo diritto democratico di voto», ha spiegato ai media venezuelani appena votato al suo seggio. In diretta tv ha fatto vedere come funziona il meccanismo di registrazione per poter votare, in pratica attraverso un documento non ufficiale “il carnet de la patria” che è stato distribuito a milioni di venezuelani in questi giorni. Mentre Maduro spiegava però la funzionaria, come spiega Repubblica, ha provato a verificare il carnet del presidente ed è comparso il messaggio, “Questa persona non esiste o il carnet è stato annullato”. Non serviva certo questa gaffe per far rivendicare all’opposizione come quel “carnet” in realtà viene usato come strumento di gestione clientelare nell’elettorato di tutto il Paese...
(Il Sussidiario)

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