Abusi sessuali sui ragazzini: un sacerdote condannato a otto anni...




Una volta uscito dal carcere don Pascal Manca non potrà frequentare per altri dieci anni luoghi frequentati dai minori



Otto anni di reclusione. E poi, una volta uscito dal carcere, scatterà un'altra misura: per i successivi dieci, non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dai ragazzini. E' la sentenza di condanna pronunciata dal giudice di Cagliari Ermengarda Ferrarese nei confronti del'ex parroco di Mandas e Villamar, don Pascal Manca, accusato di violenza sessuale su minori.

Al termine del processo con rito abbreviato, il giudice ha sostanzialmente accolto le richieste del pubblico ministero Liliana Ledda - nella requisitoria aveva sollecitato 10 anni - non riconoscendo al sacerdote il vizio parziale di mente, come invece riscontrato dai periti, e condannandolo solo per due violenze sessuali, gli altri episodi contestati sono stati invece derubricati in tentativi di violenza. La perizia psichiatrica si era basata sull'uso di farmaci di cui il don Pascal faceva largo consumo.

Proprio questi medicinali, con dagli effetti sedativi-ipnotici, sarebbero stati utilizzati dal sacerdote in almeno quattro occasioni, mescolandoli a bevande, per stordire i ragazzini prima di abusare di loro. Il prete - difeso dagli avvocati Luigi e Pierluigi Concas - non era in aula al momento della lettura della sentenza. "Forse è stata resa un po' di giustizia", ha commentato uno degli avvocati di parte civile che rappresentano le famiglie delle vittime.

La reazione della Diocesi di Cagliari 
"La Diocesi di Cagliari apprende che in data odierna è stata emessa la sentenza che condanna in primo grado don Pascal Manca. Nel pieno rispetto per l’operato della magistratura, la Diocesi innanzitutto rinnova la propria vicinanza alle vittime e alle loro famiglie, come già espresso agli inizi di questa vicenda nell’aprile del 2015 e in occasione dei successivi sviluppi.

Nella consapevolezza della grande generosità con cui i sacerdoti si dedicano in tanti modi all’educazione dei ragazzi e dei giovani, in questo momento la Chiesa cagliaritana si fa interprete della sofferenza di tutta la comunità cristiana e invita a intensificare, da parte di tutti, la preghiera e il cammino di conversione.

Ancora una volta si sente la grande responsabilità di essere sempre più fedeli alle direttive di Papa Francesco che incessantemente chiede a tutti vigilanza e rigore nel rispettare e difendere la dignità e l’integrità dei più piccoli e dei più giovani"...

(Globalist)

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