Verso l’estate del mare assassino...




Emergenza sbarchi nel Mediterraneo: in tre giorni salvate 8.500 persone, 13 i morti.
Nel 2017 gli arrivi sono in grande aumento, abbiamo già toccato quota 35 mila.



Non sai nemmeno più come chiamare la tragedia proposta ormai in cronaca diretta che, nella sua ripetitività, perde via via la sua drammaticità, gli stessi morti, gli stessi disperati, assieme agli stessi problemi per noi.
Loro, i migranti, a insistere nonostante le alte probabilità di morire.
Noi a non sapere quasi più come far fronte ai fatti salvando loro e la nostra umanità.
Il peggioramento delle condizioni meteorologiche la scorsa notte, con mare molto mosso, ha frenato l’esodo di migranti dalla Libia verso l’Italia. Fine settimana di Pasqua, mare «piatto», e migliaia di persone spinte alla traversata. Come sempre, alcune di loro non ce l’hanno fatta: da venerdì a ieri sono stati recuperati 13 cadaveri.
Le unità navali impegnate nel Mediterraneo centrale per il soccorso dei migranti hanno tratto in salvo in tre giorni 8.500 persone (duemila venerdì, 4.500 sabato, 2.000 domenica). Le navi stanno facendo rotta ora verso l’Italia, destinate in porti diversi, mentre al Viminale decidono sulla distribuzione dei migranti.
Collaudo impietoso per la nuove disposizioni ministeriali.
Viminale è alle prese con il rebus della distribuzione degli ultimi arrivati, fatti sbarcare tra Reggio Calabria, Catania, Cagliari, Porto Empedocle, Lampedusa, Augusta e Messina. Il sistema di accoglienza è già al tutto esaurito, con 175.450 persone ospitate ed il piano concordato con l’Anci per una distribuzione diffusa tra tutti i Comuni stenta ad ingranare per la mancata adesione di diversi sindaci.


Accordi politici con la Libia, ma nel 2017 arrivi in aumento.
Con quelli degli ultimi giorni, gli arrivi del 2017 si avvicinano a quota 35mila, in notevole aumento sullo stesso periodo del 2016, che si era rivelato l’anno record con 181mila persone sbarcate.
In 1267 a Messina.
In 451 a Porto Empedocle.
Nell’hotspot di Taranto 410 persone provenienti da Reggio Calabria.
A Pozzallo 526 persone, fermati 4 scafisti.
La polemica
Il dossier migranti pesa in maniera consistente sulle casse dello Stato, come indica il Def appena approvato dal Governo. Nel 2017 le spese per il soccorso e l’accoglienza potrebbero salire fino a 4,6 miliardi di euro (pari allo 0,27% del Pil), cioè fino ad un miliardo in più rispetto al 2016, se i flussi dovessero continuare a crescere, come mostrano i dati dei primi mesi dell’anno.
E infuria la polemica politica, con stumentalizzazioni a raffica.
Matteo Salvini, elezioni amministrative in vista, spara sui migranti e sul governo assieme. ‘Abbiamo deciso di denunciare il Governo, il presidente del Consiglio, i ministri e i comandanti della Marina e della Guardia Costiera, per favoreggiamento’...

(RemoContro)

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