LO SPOT-ESPERIMENTO DELLA HEINEKEN CHE INVITA A GUARDARE OLTRE LE DIFFERENZE...

La nuova pubblicità della birra è simile a un reality in cui coppie di sconosciuti, con visioni politiche opposte, si incontrano per la prima volta

Un nuovo spot della birra Heineken, intitolato Worlds Apart, è stato diffuso il 20 aprile su YouTube e ha finora riscosso grande successo per la sua capacità di mostrare come, anche tra persone apparentemente molto diverse, si possa trovare un dialogo costruttivo

In molti hanno fatto notare come la pubblicità sia riuscita a fare quello che lo spot della Pepsi diffuso a inizio aprile, con protagonista la star dei reality Kendall Jenner, aveva trattato con troppa superficialità. 

In quel caso si vedeva la Jenner intenta a posare per un servizio di moda che all’improvviso, notando sulla strada vicino a lei un corteo di manifestanti, si univa alla marcia e, arrivata di fronte a un plotone di poliziotti, offriva a uno di loro una lattina della bibita, facendo scoppiare la pace.

Lo spot della Heineken si presenta come una sorta di esperimento simile a un reality show, in cui sono stati fatte incontrare per la prima volta alcune coppie di sconosciuti con visioni politiche opposte.

Si trattava di persone che, pur non essendosi mai viste, in base a colloqui fatti prima di incontrarsi avevano già dichiarato le proprie posizioni riguardo a temi quali il cambiamento climatico, il femminismo, i diritti dei transgender e le fazioni politiche sostenute.

Quando le coppie, sotto l’occhio della telecamera, sono lasciate sole in una stanza vuota e gli sono affidate mansioni da svolgere insieme, non sanno di non andare d’accordo su nulla, e collaborano instaurando spesso un rapporto di complicità e simpatia.

Solo dopo alcuni minuti ai due sono mostrati i video registrati precedentemente, in cui entrambi rivelano le loro opinioni opposte. A quel punto viene chiesto loro se vogliono lasciare la stanza o se vogliono discutere dei loro pareri di fronte a una birra.

Il risultato è nel video:

                                   

(The Post Internazionale)