Il Dalai Lama ritrova dopo 58 anni il militare che lo aiutò a fuggire dalla Cina...




Naren Chandra Das era un soldato indiano e fece arrivare il leader tibetano in India attraversando l'Himalaya

                                                   L'incontro tra Naren Chandra Das e il Dalai Lama



Un incontro commuovente; la rivolta dei tibetani contro la Cina era appena fallita, il Tibet era stato appena annesso da Pechino e il giovane Dalai Lama, allora solo 23enne, fuggì dal palazzo reale del Potala a Lhasa e per 13 giorni a piedi e a dorso di mulo in montagna di notte insieme agli uomini del suo gabinetto tibetano, attraversò l'Himalaya e i 500 metri del fiume Brahmaputra, per arrivare, accolto a braccia aperte, in India, dove iniziò il suo esilio.
Fuggì il 23 marzo del 1959 vestito da soldato cinese e ad accompagnarlo e guidarlo nella sua fuga un paramilitare indiano, Naren Chandra Das, al quale fu ordinato di non parlare con il giovane "soldato cinese" con gli occhiali, che doveva scortare in una missione 'top secret'. Il leader spirituale tibetano e Das, oggi 79enne, si sono incontrati di nuovo per la prima volta e si sono abbracciati. E in una cerimonia nella città di Guwahati, nel nord dell'India, il Dalai Lama, che stavolta ha "rotto il ghiaccio" per primo, ha detto al piccolo, anziano, indiano in uniforme dal viso smagrito "guardando il tuo viso, mi rendo conto solo ora che anch'io devo essere molto vecchio".
La cerimonia, che ha destato emozione fra i tibetani e i buddisti indiani, è destinata invece a rinfocolare la tensione fra India e Cina. Quest'ultima considera il leader buddista tibetano un "separatista anticinese" e non gradisce il suo 'tour' del nord dell'India, Paese con cui Pechino ha alcune vertenze aperte, fra cui la rivendicazione sullo stato indiano di confine dell'Arunchal Pradesh...

(Globalist)

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