In Venezuela non c’è neanche più il pane...





In Venezuela è iniziata la guerra ultima, quella del pane. Code interminabili e prezzi alle stelle davanti i panifici. L’inflazione è schizzata dal 70% all’800% in meno di un anno, manca poco alla bancarotta. Il petrolio non basta più, nessuno presta più soldi e le riserve di Stato sono prosciugate ma il presidente Maduro se la prende con i fornai in rivolta.




Che mangino brioches, anzi no. In Venezuela è iniziata la guerra ultima: quella del pane. Il paese sull’orlo della bancarotta non è in grado neppure di importare la farina di grano. Il presidente Maduro ha vietato la produzione di brioches e di qualsiasi prodotto con farina di grano che non sia pane. In arresto diversi fornai disobbedienti e requisiti i negozi. Nei bar di Caracas il clima è rovente. Scomparsi i “cachitos”, i croissant salati molto diffusi, alla popolazione non resta altro da fare se non mettersi in coda con la speranza di acquistare un po’ di baguette da 180 grammi, unico prodotto autorizzato dal governo.
Il presidente Maduro sembra non riuscire a fronteggiare la drammatica situazione e si nasconde dietro l’accusa ai fornai di nascondere la farina per rivendere il pane al mercato nero. Pronta la reazione del sindacato dei fornai che punta il dito contro la mancanza di farina. Più che i fornai “furbetti”, il problema è molto più grande per il paese guidato a lungo da Chavez: il Venezuela è prossima alla bancarotta.
L’inflazione è schizzata dal 70% all’800% in meno di un anno. Il governo venezuelano da gennaio è a corto di fondi per le importazioni, le riserve in dollari dello Stato non erano così malconce da 15 anni, il petrolio non è più sufficiente per mantenere il bilancio in attivo.
Il Venezuela importa l’80% di tutto quello che consuma, se si aggiunge la fine dei governi di sinistra in Argentina e in Brasile, per non parlare del grosso debito che ha maturato nei confronti della Cina, il paese si ritrova isolato e senza possibilità di ottenere nuovi prestiti. Alla crisi del pane si aggiunge l’assenza di farmaci, reperibili solo al mercato nero e ad altissimo prezzo: l’emergenza sanitaria sta toccando livelli drammatici...

(RemoContro)


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