Arrestati in Israele per abusi sessuali 22 ultraortodossi...






Gerusalemme, 27 mar. (askanews) – La polizia israeliana ha annunciato di aver arrestato nella notte 22 ebrei ultra-ortodossi sospettati di abusi sessuali grazie ad una operazione di infiltrazione in questa comunità che ha tentato anche di coprire alcuni dei suoi membri. I 22 uomini, fra i 20 e i 60 anni, sono sospettati di aver abusato per due anni di donne e di bambini nelle loro comunità a Gerusalemme, a Bnei Brak, a Bet Shemesh e nella colonia di Beitar Illit in Cisgiordania. Altri membri della comunità che osserva rigidamente le leggi dell’ebraismo, sapevano ma si sono guardati dall’allertare le autorità, preferendo tentare di risolvere la questione internamente, ha spiegato la polizia. Sotto la guida dei loro rabbini, hanno raccolto informazioni sugli autori degli abusi.
“Nella maggior parte dei casi, si ordinava ai sospetti di farsi curare in una maniera o nell’altra all’interno della comunità”, ha spiegato polizia. “Invece decine di vittime non hanno ricevuto le cure necessarie”, ha sottolineato. I poliziotti hanno finito per ritrovarsi in possesso di elementi raccolti da altri ultraortodossi a carico dei sospetti. La polizia ha pubblicato un video in cui compaiono dei taccuini serviti a raccogliere informazioni compromettenti. A Gerusalemme, membri della comunità hanno tentato di impedire gli arresti, lanciando oggetti all’indirizzo degli agenti. Nessuno degli ultraortodossi che avrebbero tentato di tenere la questione segreta, è stato arrestato, ha detto all’Afp la polizia.
Gli ultraortotodossi rappresentano circa il 10% della popolazione israeliana e vivono in stretta conformità con le regole del giudaismo. I più radicali non riconoscono l’autorità delle istituzioni laiche e pretendono di sottrarsi ai sistemi giudiziari o di polizia facendo unicamente riferimento alla loro dottrina religiosa e ai rabbini. (con fonte Afp) Ihr/int5

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