Quattro fratellini sul gommone, due sono morti nella calca del salvataggio...




Erano partiti in 4 dalla Costa d'Avorio: due sono morti e altri due sono adesso ospitati in una comunità in provincia di Palermo

                                                                         Migranti, immagine d'archivio



Erano in quattro i fratellini ivoriani, solo due sopravvissuti e condotti in una comunità in provincia di Palermo. Gli altri,  calpestati nel fondo della barca, morti.

Su quel gommone partito in piena notte dalla spiaggia di Sabratha erano partiti tenendosi tutti e quattro stretti per mano, le due grandi, Rachida, 14 anni, e Sela, 10 anni, ognuna con uno dei due piccoli, Kouko, 8 anni, e Yogo, 5 anni. In silenzio sul fondo del gommone mezzo sgonfio sul quale erano saliti in 116. Poi, il tragico film visto tante volte: all’avvicinarsi della prima nave di soccorso i migranti si alzano, si ammassano, si agitano per arrivare per primi a prendere la cima che viene lanciata. In quella calca sono scomparsi Kouko e Yogo, strappati via dalle sorelle, schiacciati, soffocati.  Quando, alla fine, i soccorritori hanno fatto salire a bordo tutti i migranti, i loro corpicini, ridotti allo stremo già prima della partenza, erano ormai senza vita sul fondo del gommone.

Rachida e Sela sono state portate in salvo sulla nave francese che le ha condotte a Trapani. Senza una lacrima, sotto shock, al porto hanno visto arrivare le due bare di legno chiaro con i corpicini dei loro fratelli. Poi, un pianto liberatorio tra le braccia degli operatori di Save the children. “Ringraziamo Dio per essere arrivate vive, almeno noi”, hanno mormorato. Non una parola su come siano arrivate su quel gommone con i fratellini più piccoli morti nella traversata. Da capire se ad aspettarli in Italia c'era qualcuno...

(Globalist)

Commenti

Ilaria Zendrini ha detto…
4 bambini soli? Messi sul gommone da chi?

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