Le piccole Shaolin di Kabul che sfidano le discriminazioni...






(askanews) - A Kabul un gruppo di ragazze si esercita nel wushu, un'antica pratica cinese considerata l'antesignana di tutte le arti marziali, famosa anche perché praticata dai monaci Shaolin. Sfidano le regole conservatrici dell'Afghanistan, dove la condizione della donne resta drammatica, dall'istruzione alle numerose discriminazioni che devono ancora subìre.
Si allenano anche all'aperto, sulla neve, con i loro pigiami di raso, si esercitano in coordinazione, stretching e combattimento. Ma non serve solo la giusta preparazione fisica bisogna rafforzare la mente, i pensieri, la propria vitalità. "Nel pensiero ultra-conservatore di questo Paese tutte le donne danno fastidio - spiega Sima Azimi, l'insegnante, che sfidando tutti ha aperto un suo club - noi siamo determinate a resistere e a combattere questo modo di pensare". "Nessuno qui aiuta le donne, le donne si devono aiutare da sole. Per questo chiedo alle ragazze di dimostrare quello che sono in grado di fare, dobbiamo smettere di avere paura e restare in silenzio".
Non solo il tipo di disciplina prettamente maschile, ma lo stesso praticare uno sport per le donne afgane è una conquista. "Ho sempre sognato di diventare una campionessa e partecipare alle competizioni internazionali per la bandiera afgana - dice Latifa, una delle allieve - questo sogno mi ha dato forza, ho convinto la mia famiglia a farmi praticare uno sport".
Il wushu mescola elementi del pugilato a combattimenti con lame, pugnali e sciabole. In Cina è addirittura materia di insegnamento a scuola.








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