La Grecia sprofonda nella povertà...
Le condizioni poste dai creditori e le politiche di austerity hanno fatto scivolare il paese dalla recessione alla depressione.
Non si sarebbe mai immaginata Dimitra, un signora pensionata greca, di dover vivere da mendicante: un po’ di pasta, una razione di riso e ceci e una bottiglie di latte in un mese.
Eppure la Grecia è diventata questo. Dimitra oggi riesce a malapena a tirare avanti, come migliaia di greci nella sua stessa situazione.
“Non avrei mai immaginato di finire così – ha affermato – vivo allo stremo, tutti i giorni. Non sono mai stata in vacanza. Niente. Non ho mai fatto niente”. Più della metà dei 332 euro che le entrano mensilmente servono per pagare l’affitto del suo appartamento di Atene. Il resto sono tasse e conti da pagare.
La crisi finanziaria mondiale ha costretto 4 paesi del’eurozona a chiedere prestiti internazionali. Irlanda, Cipro e Portogallo sono riusciti a reagire, sono state salvate e la loro economia è cresciuta. Sta crescendo.
La Grecia no. I prestiti del Fondo monetario internazionale e dell’Unione Europea, hanno evitato la bancarotta, ma le condizioni poste dai creditori e le politiche di austerity hanno fatto sprofondare il paese dalla recessione alla depressione.
I creditori insistono affinché il premier, Alecis Tsipras, vari ulteriori tagli di bilancio e il primo ministro greco sta tentando gli ultimi sprazzi di negoziazione. Intanto il suo partito Siryza vola giù nei sondaggi e, nel paese, sempre più greci rasentano la soglia della povertà.
“Bisogna stare attenti quando un intero paese viene saccheggiato e quando i suoi cittadini continuano a fare sacrifici in nome dell’Europa”, aveva detto Tsipras il mese scorso.
La Grecia non è il membro più povero dell’Ue. Davanti a lei ci sono Bulgaria e Romania. Ma i dati non sono confortanti per la penisola ellenica, che siede al terzo posto, con il 22, 2 per cento – dati Eurostat - di cittadini che vive ormai sulla soglia della povertà...
(Globalist)
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