Esercito iracheno sotto accusa a Mosul: torture e uccisioni di civili...




Diffuso un video in cui si mostrano le sevizie verso alcuni prigionieri fatte da persone in divisa



Chi pensa che cia in atto uno scontro tra la civiltà e la barbarie sbaglia. Perché certamente l'Isis è stato un concentrato di crudeltà inimmaginabili, ma è altrettanto vero che esercito iracheno e milizie sciite uccidono e torturano molti prigionieri, anche se non milizani dello Stato Islamico. Una guerra civile interna a una guerra settaria tra sciiti e sunniti e odii che si moltiplicano.
Così giorno in cui il premier iracheno ha annunciato l'inizio dell'offensiva per la riconquista della parte ovest di Mosul ancora in mano all'Isis, è uscito sui social un video che ritrae uomini con la divisa delle forze di sicurezza dell'esercito di Baghdad mentre picchiano e conducono esecuzioni sommarie per le strade di Mosul.
 Lo ha rivelato per primo il Guardian.
Le scene di violenza sono state postate su pagine di sostegno all'esercito di Baghdad. In una delle immagini più violente un uomo dietro la telecamera incita un gruppo di uomini con divise dell'esercito federale a picchiare quattro uomini in abiti civili. "Bravi, avete fatto un bel lavoro", aggiunge mentre gli uomini trascinano i prigionieri sull'asfalto e poi ne giustiziano sommariamente tre con mitragliatori. In un'altra immagine uomini con divise da poliziotti hanno in mano delle fruste e in un'altra giovani uomini sono picchiati e costretti ad imitare animali.
Le immagini hanno provocato forti critiche sia da parte dell'Onu che delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani. C'è il rischio che il video mini l'appoggio della popolazione all'offensiva per liberare Mosul ovest. L'arrivo dell'esercito in città era stato accolto con sollievo dalla popolazione dopo il brutale regime dell'Isis e ai militari finora era stato riconosciuto, anche dalle ong, di aver agito con moderazione. 
Erano infatti forti i timori che l'ingresso dell'esercito, in cui prevalgono gli sciiti, in una città a maggioranza sunnita potesse provocare un bagno di sangue. Belkis Wille, un operatore di Human rights watch, ha detto che e' importante comunque che il premier prenda sul serio queste denunce. "Vediamo spesso la nascita di comitati investigativi, ma raramente risultati. Speriamo che in questo caso sia diverso", ha aggiunto. L'ufficio del primo ministro ha aperto un'inchiesta sui video pur insistendo sul fatto che si tratta di materiale falsificato e calunnioso...

(Globalist)

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