Rigopiano, si continua a sperare: 7 sopravvissuti dopo due giorni...





                                                       Uno dei sopravvissuti dell'Hotel Rigopiano




Sono sette i superstiti individuati sotto l'Hotel Rigopiano, sepolto mercoledì da una valanga. La conferma arriva dai vigili del fuoco che, al lavoro senza tregua da ore per recuperare i sopravvissuti alla tragedia, sono in contatto vocale con una donna e due bimbi.
Dall'hotel sono stati estratti vivi un bambino con la mamma, in buone condizioni: sono la moglie e il figlio del cuoco Giampiero Parete. La donna e il bambino di 7 anni sono stati portati in ospedale a Pescara. Dalle immagini dei vigili del fuoco, si vede chiaramente la signora, una volta tirata fuori dalla neve, dire ai soccorritori: "C'è mia figlia", chiedendo loro di aiutarla a uscire. Parete è uno dei due uomini sopravvissuti alla sciagura perché si trovavano fuori dall'albergo al momento della valanga.

"Oltre alla mamma e al bambino che abbiamo estratto e che sono già stati trasportati abbiamo individuato altre quattro persone con le quali siamo in contatto vocale, ci stiamo parlando, è un lavoro da parte delle nostre squadre Usar molto complicato, sono all'interno della struttura crollata e stanno aprendo varchi sui solai per poter arrivare a raggiungere l'obiettivo" ha affermato Luca Cari, capo ufficio stampa dei vigili del fuoco, a Rainews24.
"L'importante è che siamo in contatto vocale, le persone sono in vita, stiamo lavorando - ha aggiunto - Tutti i nostri sforzi sono concentrati, abbiamo oltre 50 vigili del fuoco sul posto concentrati su questo obiettivo, parallelamente proseguiamo le ricerche nelle altre zone da controllare".
L'Asl 1 abruzzese riferisce in una nota che è stato deciso di "trasferire i feriti di Farindola all'ospedale di Pescara, designato come presidio di riferimento. L'ospedale di L'Aquila resta però allertato, con 2 posti letto pronti in Rianimazione, e diventa quindi struttura di seconda opzione".
Il ritrovamento di superstiti "fa crescere la speranza", ha detto Titti Postiglione, direttrice dell'Ufficio emergenze della Protezione Civile, nel punto stampa tenuto alla Dicomac di Rieti. "Speranza ne abbiamo sempre avuta, è la speranza che però in ogni attività di soccorso si affievolisce man mano che passa il tempo - ha spiegato - Il fatto di avere avuto conferma che una sopravvivenza è stata possibile è un dato molto confortante".
Intanto ci si interroga sulle cause che potrebbero aver determinato la valanga (finora sono due le vittime accertate) e sul ruolo che potrebbero aver esercitato le scosse sismiche degli ultimi giorni. Sulla vicenda il pm di Pescara Andrea Papalia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Già nella giornata di ieri gli investigatori hanno ascoltato come testimone Giampiero Parete, uno dei superstiti. Molto probabilmente, non appena le operazioni di ricerca delle persone sarà completata, la struttura sarà posto sotto sequestro. Si cerca di capire tante cose, a cominciare, forse, dalla scelta di localizzare la struttura in quel posto che in tanti in queste ore hanno definito "completamente esposta"...

(Adnkronos)

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