Giovani, maschi e terroristi. Le radici demografiche e sessuali del terrore...







Possono essere nati in Medio Oriente o in Europa. Anis Amri, lo stragista di Berlino ucciso a Milano o Salah, la mente perversa del Bataclan. Ma hanno tutti una cosa in comune. Sono maschi e giovani. Sono arrabbiati. Probabilmente sono disoccupati, frustrati per la loro condizione professionale ma anche personale. Non fanno sesso o ne fanno troppo poco.
Mentre i media e gli opinionisti parlano delle origini "culturali" del terrorismo - l'Islam, il nichilismo -, si parla molto poco delle cause "strutturali": in primis la demografia e il tema del surplus di giovani maschi disoccupati che il sistema economico non riesce ad assorbire.
Tale surplus prende il nome di youth bulge, ed è un forte elemento di instabilità per le democrazie, al punto che gli studiosi Cincotta e Doces sostengono che la democraticizzazione della società passa per il suo invecchiamento. Le società giovani non sono pacifiche, soprattutto quando il mercato non assorbe questo surplus di manodopera, che sposa idee radicali o si impegna in attività criminali.
Il padre della polemologia (lo studio della guerra), Gaston Bouthoul, ha ricostruito come le grandi guerre dell'umanità e anche il totalitarismo siano, sociologicamente, un modo per sbarazzarsi di questo surplus pericoloso di maschi. Prima della guerra, lo sbilanciamento della piramide demografica a favore dei maschi, cioè la presenza maggiore di maschi rispetto alle femmine, produce anche un aumento delle violenze carnali.
Quando questo surplus incomincia a "costare troppo", in termini di welfare, politiche per il lavoro, repressione della criminalità, si fa la guerra: l'economia di guerra è una potente "macchina keynesiana", che da una parte stermina il surplus, dall'altra fa volare l'economia, assorbendo manodopera e portando alla piena occupazione.
Un altro elemento in grado di rendere le youth bulge dei detonatori sociali è che questi maschi non trovano fidanzate o non hanno possibilità di fare sesso. Questo elemento è fisiologico nei casi dello youth bulge - perché il surplus di maschi è un deficit di femmine - ma è anche acuito dall'Islam, nel Medio Oriente, e dalle scelte sessuali delle donne, in Occidente. Il Medio Oriente si caratterizza per una serie di valori tradizionali alieni alla libertà sessuale.
I giovani maschi mediorientali non hanno possibilità di andare in discoteca, conoscere una ragazza e passare una notte spensierata, con la facilità che avviene in Occidente. In Occidente, mentre le donne di gruppi etnici non occidentali sono in generale apprezzate dagli autoctoni, lo stesso non avviene per i maschi alloctoni. È difficile per maghrebini o pakistani, per esempio, se non hanno delle compagne loro conterranee, trovare delle partner europee.
Non a caso, la triste storia del Capodanno di Colonia dell'anno scorso, quando un'ordalia di giovani immigrati molestò migliaia di ragazze, rivela l'attualità della pericolosità, anche sessuale, dello youth bulge.
C'è, infatti, da considerare che questi giovani sono troppo poveri per frequentare escort, mentre le prostitute da strada non vanno con gli stranieri per paura di subire rapine o altri reati. Gunnar Heinsohn, un insigne sociologo che ha spiegato anche l'Olocausto e la pratica dei sacrifici umani nell'antica Mesopotamia attraverso il gradiente demografico, ha dimostrato anche la correlazione fra youth bulge e terrorismo, svelando come le stesse Primavere Arabe siano state innescate dal surplus di maschi, non a caso subito conquistati dalle ideologie radicali salafite che hanno soppiantato quel poco di riformismo liberaldemocratico, l'ideologia dei vecchi, presente all'inizio.
La demografia è, dunque, strutturale, rispetto ad altre valutazioni, anche perché - non a caso - è una condizione materiale, prodotta dall'economia. All'aumentare della ricchezza, diminuisce la natalità e aumenta la diffusione di valori postmaterialisti - come la liberaldemocrazia -; vengono cioè a mancare le ragioni materiali della violenza politica.
Il rapporto fra migrazione e demografia rischia di essere allora schizofrenico. Un'Europa vecchia e che fa pochi figli ha bisogno dei giovani e fecondi migranti per riequilibrare la nostra piramide demografica e mantenere il nostro generoso ma costoso Welfare. Ma troppi maschi hanno bisogno di un Welfare e di una politica economica del lavoro che, oggi, neanche l'Occidente sembra potersi permettere. Non a caso, James 'O Connor, anni fa, parlò di crisi fiscale dello Stato.
Quello che si sa, ma non che non si dice è che il Welfare si ridurrà sempre di più, non solo per l'austerità (che è contingente), ma perché l'Europa deve aumentare necessariamente le sue spese militari. A noi ci difende la Nato, infatti, solo che non vi contribuiamo e questo "benefit" gli americani non sono disposti più a corrispondercelo.
È vero, allora, che i migranti sono una risorsa. Dipende dal quantum. L'emergere di youth bulge fra le seconde generazioni, in Europa, non solo fa saltare la piramide demografica. Potrebbe far saltare i conti...
(L'Huffington Post)

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