Siria: la mattanza dei bimbi continua. Ong: “16 civili morti in raid coalizione Usa”...




Fonti siriane denunciano pesanti bombardamenti della coalizione Usa in appoggio alle cosiddette Forze democratiche siriane che nei giorni scorsi hanno intrapreso una offensiva verso Raqqa



di Antonio Palma



Mentre il mondo era in attesa delle elezioni presidenziali statunitensi che hanno incoronato Donald Trump come successore di Barack Obama alla Casa Bianca, in Siria la guerra non si è fermata affatto causando ancora morti e distruzioni anche tra i bambini. Secondo quanto riporta l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, la ong siriana di base nel Regno Unito, solo nelle ultime ore sedici civili, tra cui un bambino, sono stati uccisi in raid aerei nella zona a nord di Raqqa, la capitale del sedicente stato islamico,  ora nel  mirino di una offensiva  intrapresa dalle forze anti Assad capitanate dalle milizie curde dei peshmerga.

Secondo la stessa fonte, le vittime sarebbero state colpite durante i bombardamenti messi in atto dai caccia della Coalizione internazionale a guida statunitense che appoggia le cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) a guida curda. La maggior parte dei morti sono stati segnalati nei pressi del villaggio di Al Hesha, a 40 chilometri a nord di Raqqa. L'intera zona da giorni è teatro di pesanti combattimenti quasi sempre preceduto da massicci bombardamenti per appoggiare l'avanzata dei miliziani dello Sdf che hanno annunciato un grande offensiva contro il Califfato di  al Baghdadi.

Intanto anche il ministero della difesa russo ha annunciato il possibile inizio di nuovi bombardamenti su Aleppo in appoggio alle truppe di Assad dopo il dispiegamento della flotta nel Mediterraneo. La Russia ha ripetuto di aver interrotto per il momento tutti i bombardamenti in linea con la posizione assunta dal Presidente Putin anche se  fonti locali parlano di jet di Mosca e siriani impegnati nell'assalto. Attorno alla città infatti imperversano violenti scontri tra le forze del regime e miliziani che secondo fonti locali sarebbero costati la vita anche a diversi bambini.

(fanpage)

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