La comandante curda: noi donne protagoniste per liberare Raqqa dall'Isis...




Nisrin Abdullah rappresenta le unità curde femminili di Protezione (Ypj)



L'Isis nega i diritti delle donne e le rinchiude nelle case. Le donne curdo siriane sono protagoniste della battaglia per la libertà del loro popolo e l'affermazione dei diritti civili, a cominciare proprio da quelli delle donne. Ora che le Forze Democratiche siriane (Fds) hanno lanciato l'offensiva per liberare Raqqa dallo Stato Islamico, un ruolo molto importante viene svolto dalle donne dell'unità curda femminile di Protezione(Ypj).
La loro portavoce si chiama Nisrin Abdullah e ha raccontato all'agenzia cura Ara newsche loro priorità è garantire la libertà per il popolo di Raqqa, in particolare alle donne costrette a vivere in una condizione di segregazione.
"L'unità di protezione delle donne è una delle principali componenti che partecip alla battaglia per cacciare l'Isis da Raqqa".
"L'operazione Raqqa è molto importante per noi. Raqqa è simbolicamente assai diversa da qualsiasi altra città, in quanto è la capitale siriana del sedicente Califfato.
Secondo la portavoce curda, i motivi chesapingono il Ypg a prendere parte alla battaglia per Raqqa è la richiesta di aiuto che viene dalle donne e da tutto coloro che sono oppressi in città: "Noi lotteremo in prima linea, fino a quando Raqqa non sarà liberata", ha detto.
"Il Ypj ha partecipato alla maggior parte delle campagne militari in Rojava e nel nord della Siria. Le nostre donne hanno combattuto in prima linea. Abbiamo in precedenza combattuto per Manbij e partecipato alla liberazione della sua gente, soprattutto le sue donne, dall'oppressione dei terroristi dell'Isis".
E ora Raqqa: "Non sarà una battaglia facile perché l'Isis ha lavorato per fortificare la città. Ci aspettiamo che il nemico sia molto preparato a combattere per difendere la sua principale roccaforte. Ma noi siamo combattenti per la libertà, e non ci fermeremo finché non avremo liberato la nostra gente dai terroristi"...

(Globalist)

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