L'Isis arretra: i ribelli siriani conquistano Dabiq, città simbolo della jihad...




Sostenuti dalla Turchia hanno lanciato questa mattina un'offensiva per riconquistare la località simbolo del califfato nero nel nord della Siria.



Dabiq, la città della "profezia" è stata strappata all'Isis. L'esercito siriano libero (Fsa), una delle forze di opposizione a Bashar al-Assad appoggiate dalla Turchia, ha riconquistato le città di Dabiq e Soran, controllate fino ad ora dall'Isis, a nord di Aleppo. Lo scrive su twitter Cnn Turk citando l'Anadolu.

I dettagli. I ribelli siriani sostenuti dalla Turchia hanno lanciato questa mattina un'offensiva per liberare dal controllo dello Stato islamico (Isis) il villaggio di Dabiq, località simbolo del califfato nero nel nord della Siria. A riferirlo è l'Osservatorio siriano per i diritti umani, una Ong vicina all'opposizione che conta su una estesa reta di attivisti in tutto il Paese.

Secondo l'Ong a lanciare l'attacco sul villaggio che si trova a nord-ovest di Aleppo sono stati i militanti filo-turchi dell'Esercito libero siriano.

La località di Dabiq, secondo la propaganda dell'Isis, è il luogo dove avverrebbe l'apocalittico scontro finale tra musulmani e Rum (Bizantini), che si concluderà con la vittoria dei primi e il trionfo definitivo dell'Islam sulla Terra. Eleggendolo a simbolo della jihad, il califfato nero a partire dal luglio 2014 pubblica on-line un magazine con il nome "Dabiq"...

(Globalist)

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