IMMAGINI SHOCK DURANTE IL PROCESSO CONTRO UN BRITANNICO ACCUSATO DI OMICIDIO E TORTURA A HONG KONG...




Rurik Jutting, un promotore finanziario 31enne, si è ripreso mentre brutalizza una delle due giovani donne che ha ucciso nel suo appartamento di lusso





Terzo giorno di processo per il promotore finanziario britannico arrestato nel novembre del 2014 con l’accusa di aver torturato e ucciso due giovani donne indonesiane a Hong Kong.
Rurik Jutting, 31 anni, si è ripreso con il proprio smartphone mentre brutalizzava sessualmente una delle due vittime.
Quattro ore di immagini scioccanti dalle quale gli inquirenti hanno estratto un video di venti minuti che ha duramente provato la giuria alla quale è stato sottoposto durante la seconda giornata di processo ieri, martedì 25 ottobre 2016.
I giurati, quattro donne e cinque uomini, hanno dovuto assistere alle immagini in cui un uomo a petto nudo, sovrappeso e con la barba lunga parla con una calma agghiacciante descrivendo le sue azioni e come lo facessero sentire.
Prima dell’arresto, Jutting aveva un posto di prestigio alla filiale di Hong Kong della Bank of America; il britannico ha frequentato scuole prestigiose e si è laureato a Cambridge.
Nel filmato lo si vede mentre assume cocaina spiegando al contempo come ha torturato la sua vittima, rendendola un oggetto sessuale, una “non persona”.
Jutting ha ammesso di aver ucciso Sumarti Ningsih, 23 anni, e Seneng Mujiasih, 26 anni, nel suo appartamento di lusso di Hong Kong.
Tuttavia si è dichiarato innocente rispetto all’accusa di omicidio per incapacità di intendere e volere e colpevole piuttosto di omicidio colposo.
Il primo reato prevede obbligatoriamente l’ergastolo, che è anche la massima pena prevista per il secondo, ma per l'omicidio colposo può essere inflitta una pena più breve.
Dopo gli omicidi, era stato lo stesso Jutting a chiamare la polizia che aveva poi rinvenuto nel suo appartamento i due corpi. Ningsih è stata trovata dentro una valigia sul balcone dell’abitazione, mentre Mujiasih al suo interno. 
Durante il processo Jutting ha parlato del suo abuso di alcol e stupefacenti e di aver pagato per avere rapporti sessuali. Si è anche riferito a Ningsih come la sua prostituta.
Inoltre ha detto in aula che ucciderla è stato un atto di gentilezza perché lasciarla vivere dopo quella terribile esperienza l’avrebbe perseguitata per tutta la vita.
L’uomo ha usato diversi strumenti per le sue torture, durate tre giorni, prima di tagliare la gola a Ningsih, la giovane madre single arrivata a Hong Kong con un visto turistico che compare nel video mostrato in aula. Mujiasih invece era una donna delle pulizie che aveva incontrato il promotore finanziario britannico nel bar dove prestava servizio.
Le immagini sono estremamente crude e i potenziali membri della giuria erano stati avvisati prima della selezione che chi non si fosse sentito di affrontarle avrebbe dovuto rinunciare a fare il giurato.
Tra le confessioni affidate al proprio iPhone, Jutting rivela a un certo punto della sua fantasia di rapire tre adolescenti dal collegio femminile di High Wycombe, una cittadina a nordovest di Londra, per farne le sue schiave sessuali...
(The Post Internazionale)

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