I JET TURCHI HANNO COLPITO LE MILIZIE CURDE NEL NORD DELLA SIRIA...




I raid hanno preso di mira le postazioni delle Forze democratiche siriane guidate dai curdi e situate in tre villaggi a nordest di Aleppo



 Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre la Turchia, con più di 20 raid aerei, ha colpito un gruppo di combattenti appartenenti alle milizie curde sostenute dagli Stati Uniti nel nord della Siria.
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani i raid hanno preso di mira le postazioni delle Forze democratiche siriane (Sdf) guidate dai curdi e situate in tre villaggi a nordest di Aleppo. La zona era stata sottratta al controllo dei miliziani dell'Isis dai guerriglieri curdi.
L'esercito turco ha confermato questa mattina che i suoi aerei da guerra hanno effettuato 26 attacchi su aree passate di recente sotto il controllo dei miliziani curdi dell'Unità di protezione popolare (Ypg).
Secondo quanto riferito dai militari turchi, nei raid sono morti tra i 160 e i 200 miliziani curdi, ma l'Osservatorio riporta un numero molto più basso: 11 morti e decine di feriti. Anche i funzionari dell'amministrazione curda che controllano il nordest della Siria dicono che le vittime sono circa una decina.
L'appoggio degli Stati Uniti alle milizie curde nella lotta contro l'Isis ha provocato l'ira di Ankara, che vede le Ypg come un'estensione del Partito del lavoratori del Kurdistan (Pkk) che da trent'anni sta portando avanti una rivolta nel sudest della Turchia.
La Turchia teme che le Ypg, con il loro piano di unire i tre cantoni curdi di fatto autonomi emersi durante i cinque anni di guerra civile per creare una enclave nel nord della Siria, possano alimentare le ambizioni separatiste dei curdi presenti sul proprio territorio.
Gli attacchi aerei di questa notte sono i più pesanti che siano stati eseguiti contro le Ypg da quando Ankara ha lanciato l'incursione militare in Siria due mesi fa, e sono avvenuti qualche ora dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva avvertito che la Turchia potrebbe agire da sola per sradicare i suoi nemici all'estero...
(The Post Internazionale)

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