Anche i Rohingya su una piccola barca cercano di raggiungere le coste spagnole...


Cinque uomini della minoranza musulmana perseguitata in Birmania bloccati insieme ad una ventina di subsahariani. Un'odissea il viaggio dal loro villaggio al Marocco.


Cinque birmani, appartenenti alla minoranza musulmana dei Rohingya perseguitata dall'esercito di Rangoon, sono stati bloccati al largo di Capo Spartel, a ovest di Tangeri, insieme ad una ventina di migranti sub-sahariani, a bordo di una piccola imbarcazione con cui cercavano di arrivare sulle coste della Spagna meridionale. A bloccarli ed arrestarli è stat l'equipaggio di una unità della Marina marocchina.
I cinque Rohingya, nel corso del primo interrogatorio al quale sono stati sottoposti, hanno detto d'essere fuggiti dalla Birmania dove il loro gruppo etnico è oggetto di una vera e propria persecuzione (riconosciuta come tale anche dalle Nazioni Unite), che ha spinto centinaia di migliaia di loro a fuggire nel vicino Bangladesh.
Come gli atri migranti, anche i cinque Rohingya sono stati arrestati e condotti a Tangeri.
Uno di loro, che ha detto di chiamarsi Iqbal, ha riferito di essere potuto partire perché la sua famiglia gli ha dato dei gioielli dalla cui vendita ha ricavato i soldi necessari per cercare di arrivare in Europa. L'uomo ha detto che la prima tappa è stato il
Bangladesh, da dove ha raggiunto l'India. Qui ha comprato un passaporto falso e un visto, pagato 200 dollari, prima di arrivare in aereo in Algeria dove ha incontrato altri Rohingya.
Insieme, hanno attraversato il confine terrestre con il Marocco, dove un contrabbandiere di origine sub-sahariana ha chiesto 1.000 euro ciascuno per un posto sulla patera (come vengono chiamate le imbarcazioni che tentano le traversate clandestine del Mediterraneo) che è stata intercettata dalla Marina marocchina.
L'esodo dei Rohingya è iniziato il 25 agosto, a seguito di un attacco di un gruppo ribelle ad una caserma, cui la Birmania ha risposto con una campagna militare nello Stato di Rakhine, dove si stima che risiedeva circa un milione di membri della minoranza musulmana, ai quale peraltro le autorità birmane non riconoscono la cittadinanza...

(Globalist)

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