Madre Teresa è santa, "mise potenti davanti a loro colpe"...






CdV - Madre Teresa di Calcutta è santa: durante la celebrazione a Piazza San Pietro, Papa Francesco l'ha annoverata tra i santi della Chiesa cattolica affinchè "il mondo intero possa contemplarla". La proclamazione della religiosa albanese, al secolo Gonxha Agnes Bojaxhiu, con la lettura della formula in latino, è stata salutata da un lungo applauso dei 120.000 fedeli presenti.  La messa è concelebrata dal Pontefice insieme a 70 cardinali, 400 vescovi e oltre 1700 sacerdoti. Strettissimo il cordone di sicurezza attorno a San Pietro e al Vaticano per l'evento culminante del Giubileo della Misericordia.
Madre Teresa di Calcutta "ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, perche' riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini della poverta' creata da loro stessi": Francesco ha inserito la forza nella denuncia dell'ingiustizia tra i meriti che hanno portato la suora dei poveri ad essere proclamata santa. "In tutta la sua esistenza - ha ricordato il Papa - e' stata generosa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile attraverso l'accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata. Si e' impegnata in difesa della vita proclamando incessantemente che 'chi non e' ancora nato e' il piu' debole, il piu' piccolo, il piu' misero'. Si e' chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignita' che Dio aveva loro dato"
Francesco ha descritto Madre Teresa, vissuta dal 1910 al 1997, come la patrona del volontariato. “Dovunque ci sia una mano tesa in cerca di aiuto, lì deve esserci la Chiesa”, ha spiegato il Papa in un discorso a braccio: “Penso che, forse, avremmo alcune difficoltà nel chiamarla “Santa Teresa”. La sua santità è così vicina a noi, così tenera e feconda, che spontaneamente continueremo a chiamarla “Madre Teresa”. Parole che suonano come un manifesto dell’Anno Santo della misericordia. "Non esiste alternativa alla carità. La carità è una vocazione".
Subito dopo sono state collocate accanto all'altare le reliquie della nuova santa,  poi incensate dal diacono. Il reliquiario che contiene e' a forma di croce, "perche' e' dal patibolo della Croce che il Cristo ha fatto udire la sua voce a Madre Teresa con le tremende parole: 'Ho sete'", come ha spiegato la Sala Stampa vaticana. 
"La misericordia è stata per Madre Teresa il “sale” che dava sapore a ogni sua opera, e la `luce´ che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e sofferenza", ha precisato Francesco riprendendo il tema centrale del Giubileo, "la sua missione nelle periferie delle città e nelle periferie esistenziali permane ai nostri giorni come testimonianza eloquente della vicinanza di Dio ai più poveri tra i poveri".
 
 
Nell’omelia dedicata alla fondatrice della Congregazione delle Missionarie della Carità e dei Missionari della Carità, Francesco ha evidenziato cosa sia la carità. "Quanti si pongono al servizio dei fratelli, benché non lo sappiano, sono coloro che amano Dio. La vita cristiana, tuttavia, non è un semplice aiuto che viene fornito nel momento del bisogno. Se fosse così sarebbe certo un bel sentimento di umana solidarietà che suscita un beneficio immediato, ma sarebbe sterile perché senza radici"."L'impegno che il Signore chiede, al contrario, è quello di una vocazione alla carità con la quale ogni discepolo di Cristo mette al suo servizio la propria vita, per crescere ogni giorno nell'amore", ha osservato Papa Bergoglio. 
 
 
 
La suora dei poveri, ha commentato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per la causa dei santi che ha letto la petizione, "seppe farsi prossimo a chiunque incontrava". 
Alla cerimonia hanno assistito i presidenti di Albania (Bujar Nishani), e Macedonia (Gjorgje Ivanov), quello del Kosovo (Hashim Thaci) e l'ex Regina di Spagna Sofia (amica personale della nuova santa). Al massimo livello anche la delegazione della Repubblica di San Marino per la quale c'erano i due capitani reggenti (Gian Nicola Berti e Massimo Andrea Ugolini) e le agenzie dell'Onu, con la Fao rappresentata dal suo direttore generale Jose Graziano da Silva, e il P.A.M. per il quale c'era Ertharin Cousin, direttore esecutivo. L'India ha inviato il ministro degli Esteri, l'Italia il ministro della semplificazione Marianna Madia. Era presente anche l'ex presidente albanese Sali Berisba e l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli. Da Panama e' arrivata la moglie del presidente Lorena Castillo De Varela.
Al termine, 1.500 poveri e bisognosi che avevano seguito la canonizzazione in prima fila, in gran parte dai dormitori delle case delle suore di madre Teresa in Italia, hanno pranzato su invito del Papa nell'atrio dell'aula Paolo VI. Menù di pizza napoletana, servito da circa 250 suore di Madre Teresa, 50 fratelli della Congregazione maschile e altri volontari. La pizza preparata da 20 persone con 3 forni.
 
(AGI)

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