Il padre del piccolo Aylan: si continua a morire e nessuno fa niente...




In un'intervista alla Bild si sfoga: dicevate che non sarebbe più successo.



Suo figlio ha commosso il mondo. Qual corpicino freddo gettato dal mare sul bagnasciuga della spiaggia di Bodrum in Turchia. L'immagine sulle prime dei giornali di tutto il  mondo  raccontava il dramma inarrestabile dei migranti al quale i leader europei hanno risposto fino ad oggi con parole che suonano vuote di senso. Il dramma della morte, della guerra in Siria.

Il padre del piccolo Aylan Kurdi ha condannato l'inerzia delle potenze mondiali davanti al dramma delle morti in mare che "continuano" e "nessuno fa nulla".


Abdullah Kurdi, che nel naufragio ha perso anche la moglie Rehab e il figlio di cinque anni Galip, ha parlato in un'intervista alla Bild: "Dopo la morte della mia famiglia i politici hanno detto: 'Mai più' - ha detto - Tutti volevano fare qualcosa dopo la foto che li aveva sconvolti così tanto. Ma cosa succede ora? Le morti continuano e le persone non fanno niente"....

(Globalist)

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