Ecco i soldi «italiani» dati ai tagliagole, 61 milioni di euro...





Sessantuno milioni di euro spesi per i riscatti. Sarebbe questa la cifra pagata dall’Italia, dal 2003 a oggi, per riportare a casa connazionali sequestrati in Iraq, Siria, Afghanistan, Algeria e Mauritania. Un fiume di denaro, che in dieci anni è finito nelle mani dei fondamentalisti islamici o di gruppi collaterali che avrebbero gestito i rapimenti, magari nella parte finale. L’Italia avrebbe pagato, dunque, 8 milioni di euro per la liberazione di Clementina Cantoni, la cooperante rapita nel 2005 in Afghanistan, 4,6 per Giuliana Sgrena e gli ultimi 6 per Federico Motka. Un budget notevole messo a disposizione dei tagliagole. Nella eventuale somma, poi, sono comprese una serie di «spese» che servono per portare a termine la liberazione dell’ostaggio: il pagamento di video che testimoniano le condizioni di buona salute, la parte per gestire gli informatori e le percentuali per gli intermediari, senza i quali è quasi impossibile arrivare ai rapitori. A conferma di questo, fonti dell’intelligence riferiscono che «a fine 2003 l’Italia aveva la più efficace rete di informatori in Afghanistan, Medioriente e Arabia Saudita, proprio perchè pagati, ai tempi, circa 300 euro al mese». Sempre fonti di intelligence riferiscono che nella liberazione di alcuni ostaggi un contributo fondamentale è arrivato da Papa Wojtyla, legato all’ex premier libanese Rafiq Hariri, che avrebbe agevolato il rilascio di almeno 15 persone, tra cui alcuni italiani.

ECCO LA LISTA DEI CONNAZIONALI SEQUESTRATI E IL LORO “PREZZO”
Clementina Cantoni, rapita il 16 maggio 2005, 24 giorni di prigionia, 8 milioni di euro
Simona Pari e Simona Torretta, rapite il 7 settembre 2004, 22 giorni di prigionia, 2 milioni
Giuliana Sgrena, rapita il 4 febbraio 2005, un mese di prigionia, 4,6 milioni
Rossella Urru, rapita a ottobre 2011, 5 mesi di prigionia, 5 milioni
Maria Sandra Mariani, rapita il 2 febbraio 2011, oltre un anno di prigionia, 3 milioni
Daniele Mastrogiacomo, rapito il 5 marzo 2007, 14 giorni di prigionia, 9 milioni
Maurizio Agliana, rapito il 13 aprile 2004, due mesi di prigionia, 4 milioni
Umberto Cupertino, rapito il 13 aprile 2004, due mesi di prigionia, 4 milioni
Salvatore Stefio, rapito il 13 aprile 2004, due mesi di prigionia, 4 milioni
Sergio Cicala e Philomene Kabouree, rapiti il 17 dicembre 2009, quattro mesi di prigionia, 8 milioni
Federico Motka, rapito il 12 marzo 2013, 14 mesi di prigionia, 6 milioni
Domenico Quirico, rapito il 9 aprile 2013, 5 mesi di prigionia, 4 milioni.
(Qelsi)

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