Il patriarca e il gangster...



E' ufficiale: il patriarca maronita pronto a vedersi con Hasan Nasrallah. La motivazione? Impegno comune contro l'ISIS. Una scelta pericolosa.



La notizia è ufficiale: il patriarca maronita Beshara Rai è pronto a incontrarsi nei prossimi giorni con il segretario generale di Hezbollah Hasan Nasrallah. Lo ha dichiarato lo stesso Beshara Rai, ovviamente con la finalità di "trovare con Nasrallah un terreno comune contro l'ISIS che sta arrivando anche in Libano". 

E' una scelta pericolosissima, ma logica purtroppo. Vediamo perché. Da quando è stato eletto Beshara Rai ha profondamente modificato l'orientamento politico del patriarcato maronita, portandolo ad avvicinarsi su punti nevralgici alla linea degli iraniani. 

Dapprima ha modificato la linea dei maroniti sulle armi di cui oltre all'esercito solo Hezbollah è in possesso in Libano. Ammissibile? Adesso sì, perché per Beshara Rai Hezbollah dovrebbe rinunciarvi se Israele rinunciasse anche a quella finzione di occupazione che ha deciso di mantenere, le fattorie di Shebaa. Solo allora Hezbollah dovrebbe rinunciare alle armi, benché il recente passato dimostri che le ha usate contro i libanesi, anche cristiani ( come molti leader libanesi assassinati da Hezbollah).

Dopo questo passaggio cruciale ne è giunto un altro, l'accettazione dell'invito a discutere di intifada a Teheran, insieme proprio a Hezbollah e Hamas. All'incontro, che ebbe luogo mentre l'Onu votata si all'adesione di Abu Mazen, vi parteciparono i negazionisti Meshaal, Nasrallah e il direttore del dentro informativo della chiesa maronita.
Quindi la presa di posizione a favore di Assad, con la sua visita a Damasco, prima nella storia patriarcale, quando il patriarca disse che la lotta per la democrazia non vale la perdita di una vita innocente. 

Ora davanti alla minaccia dei terroristi Nasrallah è stato feroce, ha fatto di tutto per criminalizzare l'intera comunità sunnita. Come? Ecco un esempio, recente. 

Quando gli islamisti di al Nusra si sono infiltrati in Libano (per un'aperta ingerenza dell'esercito libanese in Siria in favore di Hezbollah impegnata a massacrare i siriani per conto di Assad) , sono sopraggiunti dei terroristi non identificabili e condannati dalla stessa brigata islamista di al-Nusra, a combattere contro l'esercito libanese. Questo stesso, legatissimo a Hezbollah, ha comunque riconosciuto che la popolazione non ha preso le parti di questi armatissimi terroristi ritenuti vicini all'ISIS, li ha isolati con il loro consenso, e ha deciso di far giungere aiuti alimentari alla popolazione. Quella popolazione è tutta sunnita. E' stato Hezbollah a bloccare quegli aiuti umanitari a centomila civili indifesi, inermi, affamati e solidali con lo stato contro i terroristi. Perché? Perché così si potrebbe aiutare l'ISIS, scandirono gli uomini di Nasrallah. 

L'obiettivo di Nasrallah è chiaro: coerentemente con la sua storia terrorista intende criminalizzare tutta la popolazione sunnita. Lui, il vero criminale di guerra in senso letterale, l'uomo che ha ordinato stragi, attentati, assassinii, guerre, bombardamenti, eliminazioni mirate, oltre al famigerato sacco di Beirut del 2008. 

Che il patriarca lo incontri per "discutere della minaccia ISIS" è davvero un pericolo enorme, per il futuro del Libano innanzitutto. Un paese senza presidente della Repubblica, incarico che spetta ai maroniti, da maggio. E' un fatto gravissimo e dovuto a una scelta precisa e chiara di Nasrallah. O si elegge un maronita che la pensa come noi o non si elegge nessuno. Chiaro?

(Il Mondo di Annibale)

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