Gaza: un milione di bambini senza acqua e luce...



Save the Children rende noti i dati terribili di questo dramma umanitario che colpisce anzitutto i più innocenti e indifesi.



Quasi un milione di bambini a Gaza rischiano di restare intrappolati senza elettricità, acqua e servizi medici a causa dell'esaurimento di carburante. La denuncia arriva da Save the Children, che sottolinea come le strutture sanitarie siano al collasso per l'incremento di parti prematuri, casi da trauma e mancanza di medicine. Elettricità e acqua, riferisce l'organizzazione, si stanno esaurendo e le famiglie di Gaza stanno affrontando il completo collasso dei servizi essenziali.

Le strutture sanitarie sono particolarmente colpite e alcuni ospedali hanno carburante necessario a far funzionare i generatori di elettricità solo per altri 4-5 giorni. Allo stato attuale, in seguito agli attacchi aerei sull'unica centrale elettrica di Gaza, i residenti stanno ricevendo energia elettrica per un massimo di due ore al giorno. Non sono stati consegnati rifornimenti idrici, le pompe per il liquame non funzionano e questo si riversa nelle strade causando serie preoccupazioni per la possibile diffusione di malattie nei rifugi sovraffollati.

«In ospedale abbiamo carburante forse per una settimana al massimo e se finisce dovremo fermare il nostro lavoro. Sarà davvero un disastro. Il nostro è uno dei pochi ospedali che sta lavorando in quest'area. Se questa guerra continua, a Gaza tutto collasserà» denuncia Yousef al-Sweiti, direttore dell'ospedale al-Awda, supportato da Save the Children nel nord di Gaza. «Il gigantesco sforzo che si sta facendo negli ospedali di Gaza, con dottori e infermieri che cercano di salvare le vite dei bambini in condizioni disperate - afferma David Hassel di Save the Children - sottolinea l'assoluta necessità di un cessate il fuoco duraturo. Le organizzazioni umanitarie debbono avere la possibilità di portare cibo, acqua, medicine e carburante per alleviare le sofferenze dei bambini. Il completo collasso del sistema sanitario e delle infrastrutture a Gaza sarebbe catastrofico per i bambini che stanno già pagando con le loro vite: ogni ora muore un bambino».
(Globalist)

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