Mare Nostrum, soccorsi 1.149 migranti in 48 ore...





Sulle coste siciliane sbarcate 62 donne e cinque bambini. Alfano: «L'Italia non può sostenere a lungo l'operazione».

Un flusso inarrestabile di migranti è approdato sulle coste della Sicilia anche durante le feste. Tra Pasqua e Pasquetta sono state 1.149 le persone sbarcate nei porti siciliani dalle navi della Marina Militare, supportate dalla nave mercantile Red Sea.
SOCCORSI CINQUE BAMBINI. La fregata Espero e il pattugliatore Cassiopea ne hanno soccorsi 828 sbarcandoli il giorno di Pasqua a Pozzallo. Nel porto di Augusta è arrivata la nave anfibia San Giorgio con 321 migranti soccorsi il 21 aprile nello stretto di Sicilia, tra cui 62 donne e cinque bambini.
Durante le operazioni di identificazione a bordo della nave, due migranti sono stati fermati dall'ufficiale di polizia giudiziaria imbarcato e dal comandante della nave per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Il provvedimento è stato disposto dal magistrato di turno presso la procura di Siracusa.
ALFANO: «FRONTEX APRA UNA SEDE IN ITALIA». Sull'emergenza sbarchi è intervenuto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervistato il 22 aprile dal Messaggero. «Mare Nostrum è un'operazione a tempo e l'Italia non può certo sostenerla a lungo», ha sostenuto. Il ministro ha ribadito che è necessario che Frontex, l'agenzia europea responsabile della difesa delle frontiere dell'Ue, attualmente con sede a Varsavia, «abbia una sede anche in Italia».
NICOLINI: «SERVE CANALE UMANITARIO IN SIRIA». Sui continui sbarchi si è sfogata anche il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, che in un'intervista al Corriere della Sera ha parlato delll'allarme sovraffollamento di centri di accoglienza per i migranti, tra cui il Cara di Mineo. Per il primo cittadino dell'isola «bisogna ripensare ad una strategia completa. Con navi che non debbono salvare i migranti in mezzo al mare, ma che debbono farli salire a bordo nei porti di Tripoli o di altre città africane dopo una selezione, tagliando così il business dei trafficanti». Nicolini ha chiesto di aprire «un canale umanitario in Siria» che dovrebbe essere coordinato dall'Europa intera».
(Lettera 43)

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